Piemonte

Nucleare, le considerazioni di Legambiente Ovadese in vista del Tavolo di Trasparenza Regionale

“Chiediamo al Ministero MASE e a Sogin se intendono realizzare il Deposito Nazionale per poter ritornare a costruire nuove centrali nucleari”

Nucleare, le considerazioni di Legambiente Ovadese in vista del Tavolo di Trasparenza Regionale
Pubblicato:
Aggiornato:

OVADA - Riceviamo e pubblichiamo da Legambiente Ovadese e Valli Orba e Stura.

Ovada, le azioni di Legambiente Ovadese sul tema nucleare

Mercoledì 26 febbraio è convocato il Tavolo di Trasparenza Regionale sul nucleare, tante le azioni di Legambiente Ovadese svolte in questi ultimi tempi sull'argomento. A questo link le osservazioni sul Rapporto Preliminare per il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della Proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi presentate da Legambiente Ovadese, Legambiente del Vercellese e ProNatura del Vercellese e sostenute anche da cittadini e comitati del territorio, inviate il 23 dicembre ai Comuni interessati, a Regione e Provincia di Alessandria.

In particolare, riguardo alle 5 Aree CNAI individuate nell'alessandrino che ben conosciamo, abbiamo riportato che:

  • ognuna è risultata non esclusa dai criteri di esclusione della GT n. 29, ma ha requisiti di sicurezza distinti che andranno valutati dettagliatamente nella attuale fase di VAS.
  • Nell’introduzione alla Guida Tecnica 29 viene spiegato chiaramente come il processo di localizzazione avvenga attraverso fasi successive di indagini e valutazioni: dopo una prima fase di individuazione di una serie di aree potenzialmente idonee, una seconda per effettuare, nelle aree potenzialmente idonee, ulteriori indagini di dettaglio ed infine una terza,(che inizierà alla conclusione della VAS) finalizzata alla caratterizzazione tecnica di dettaglio di uno o più siti, in particolare per quanto riguarda il relativo comportamento nel lungo termine, per pervenire alla scelta del sito ove realizzare il deposito.
  • La proposta di CNAI si basa su siti selezionati su scala nazionale tenendo conto di criteri connessi alle caratteristiche fisiche, chimiche, naturalistiche e antropiche del territorio che rendono compatibile un’area con la realizzazione di un deposito di smaltimento di rifiuti radioattivi a bassa e media attività. A tali fini è stato utilizzato un insieme di dati immediatamente disponibili ed utilizzabili, già esistenti e raccolti in modo sistematico per il territorio nazionale, nonché una serie di indagini preliminari, ma non si deve escludere a priori la presenza di specificità tali da pregiudicare gli obiettivi operativi per la sicurezza nucleare.
  • Ed il nostro territorio ha nelle falde acquifere (profonde e superficiali) la sua specificità.

Inoltre oggi al vecchio nucleare sembra sia intenzione aggiungerne di nuovo, pertanto chiediamo al Ministero MASE e a Sogin se intendono realizzare il Deposito Nazionale per poter ritornare a costruire nuove centrali nucleari, perché in questo caso affermiamo che è meglio per tutti lasciare le cose così come stanno!