Olimpiadi Milano-Cortina 2026: a Lecco una serata... dietro le quinte
Un approfondimento sull'organizzazione delle Olimpiadi Invernali e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026, con focus sul coinvolgimento di atleti, volontari e partner strategici durante la conviviale del Panathlon Club Lecco.

Anteprima delle Olimpiadi Invernali e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 nella conviviale di aprile del Panathlon Club Lecco. All’NH Hotel è infatti andata in scena la serata dal titolo “Olimpiadi Milano-Cortina 2026 da un punto di vista organizzativo” con la presenza, quali relatori, di Pier Francesco Caria, Sales Director della Fondazione Milano Cortina 2026, e Marco Ceresa Ad di Randstad Hr, partner di Mi-Co.
Ad introdurre il tema Andrea Mauri, presidente del Panathlon Club Lecco, che ha innanzitutto ringraziato il panathleta Ferdinando Ceresa che ha coordinato l’organizzazione della serata, poi i relatori e quindi alcuni graditi ospiti come Piergiovanni Montanelli sindaco del Comune di Galbiate che ha brevemente relazionato sul “super skatepark” per la pratica dello skateboard e l’accoppiata Nicola Pontiggia e Andrea Gaddi del team organizzativo di “Utlac trail” del prossimo mese di maggio con arrivo a Lecco.
Olimpiadi Milano-Cortina 2026: a Lecco una serata... dietro le quinte
Francesco Caria ha poi aperto le porte per quello che resta l’avvenimento, non solo sportivo, numero uno al Mondo: le Olimpiadi e le Paralimpiadi. In questo caso quelle invernali di Milano-Cortina 2026 che si terranno dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo. Eventi che coinvolgeranno 3500 atleti di 93 paesi.

Caria ha sottolineato come in questo caso lo sport svolga un ruolo importante lasciando sul territorio valori che vanno ben oltre il gesto atletico, come la fratellanza, l’amicizia e la condivisione con culture più disparate per rendere più inclusivo il mondo in cui viviamo.
Dietro questi due eventi c’è però una macchina organizzativa agguerrita che da anni lavora affinché il nostro paese sia ancora una volta lo specchio di una capacità organizzativa che non ha pari. Inoltre, molte strutture che verranno realizzate, o meglio concluse in questi ultimi mesi, sorgeranno con il preciso scopo di avere una “vita futura” come, ad esempio, il nuovo palazzetto di Milano che potrà poi ospitare eventi di ogni genere compresi i tour musicale dei grandi artisti.
Senza contare poi “l’esercito” dei 20.000 volontari che con il loro impegno insostituibile contribuiranno a rendere, si auspica, memorabili i due eventi.
Per chiudere Caria ha sottolineato l’importanza dei partners. Pur non avendo la visibilità, per regolamento, di altri eventi sportivi, sono comunque parecchi i brand italiani che hanno deciso di essere al fianco di Milano-Cortina 2026. Soprattutto mettendo a disposizione le loro competenze al servizio dei Giochi invernali.

Ed è qui che è entrato in scena Marco Ceresa che ha spiegato quale sia stato, ed è tuttora, il ruolo di Randstad nel selezionare le figure professionali da inserire nel team organizzativo di Milano-Cortina 2026. Contenuti che anche in questo caso avranno, alla fine degli eventi, ulteriori riscontri a livello professionale. Un’esperienza quindi di grande valore professionale che va ben oltre il ruolo di semplice partner o sponsor che dir si voglia.
Temi, quelli trattari, che hanno coinvolto i soci panathleti anche perché la vicina Valtellina, con Bormio e Livigno, sarà protagonista assoluta dei Giochi Invernali del 2026.