Lecco (LC)

Cavalli maltrattati: verso controlli più efficaci con Ats Brianza

Esperti, veterinari e associazioni a confronto per promuovere nuove linee guida contro i maltrattamenti e migliorare il benessere degli equidi.

Cavalli maltrattati: verso controlli più efficaci con Ats Brianza
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Cavalli, pony, asini, muli, bardotti: la variegata popolazione degli equidi costituisce un ambito delicato della zootecnia, bisognoso di un aggiornamento scientifico e disciplinare per una gestione di questi animali sempre più mirata ad accrescerne il benessere.
Se ne è discusso nell’incontro promosso a Monza da ATS Brianza (Lecco Monza), responsabile scientifico Diego Perego, Direttore del Dipartimento Veterinario. Relatori i veterinari dell’Agenzia Paolo Bianchi e Virna Cavalli, Massimo Magri, ippiatra, membro della Società Italiana Veterinari per Equini, Emanuela Valle, docente del Dipartimento Scienze Veterinarie dell’Università di Torino, specialista in clinica degli equini presso l’Ospedale Veterinario Universitario, Nicole Berlusconi e Susanna Cottica, di Progetto “Islander”, associazione no profit rivolta alla tutela di cavalli ed equidi in generale, e in particolare alla riabilitazione psico-fisica di animali provenienti da sequestri per reati di maltrattamento.

Cavalli maltrattati: verso controlli più efficaci con Ats Brianza

L’idea di riunire veterinari ufficiali della sanità pubblica, clinici liberi professionisti, esponenti del mondo accademico e operatori del volontariato, è derivata dalla consapevolezza condivisa che la normativa in materia, regolata dal decreto legislativo 146/2001, attuatore di una direttiva europea del 1998 relativa alla protezione degli animali negli allevamenti, necessita di essere integrata con strumenti più efficaci. Occorre insomma approfondire i criteri di valutazione delle condizioni fisiche, comportamentali e ambientali che determinano il benessere del cavallo, l’analisi dei casi di maltrattamento, e soprattutto varare una check list uniforme, al fine di migliorare la qualità e i parametri dei controlli, quale che sia l’impiego dell’animale: produzione alimentare, attività sportiva ludica e agonistica, interventi assistiti con gli animali, allevamenti a scopo familiare.

“Tra gli aspetti su cui si avverte il bisogno di far crescere la sensibilità da parte degli operatori del settore equino – dichiara la dottoressa Cavalli – ci sono le modalità di detenzione dell’animale, i bisogni di movimentazione e socializzazione, l’alimentazione, la cura sanitaria, tutti fattori da cui deriva la sua salute e più in generale il suo benessere psicofisico. Il varo di una check list scritta a più mani, da utilizzare come guida di riferimento nell’ambito dei controlli da parte di tutti i colleghi, rappresenta un passo avanti importante”.

Oltre a quello dei veterinari, interessante il contributo alla discussione portato da Progetto Islander, realtà nata nel 2012 in Lombardia, e attiva in tutta Italia con l’obiettivo di salvare i cavalli da situazioni di abbandono, sfruttamento, indigenza e restituire loro dignità e salute con percorsi di riabilitazione e cura, svolti presso il proprio Centro di Recupero. Ad oggi il Centro di Recupero ospita circa 40 cavalli in custodia giudiziaria. Ma sono centinaia i cavalli che sono stati curati e riabilitati dall’anno della sua fondazione. L’associazione è riconosciuta dal Ministero della Salute.

Confortante il bilancio della giornata di lavori, come commenta il Direttore del Dipartimento Veterinario Diego Perego: “Il nostro fine – dichiara - era quello di fare il punto su una tematica ancora non abbastanza indagata, riunire colleghi veterinari di vari ambiti professionali, e confrontarci con una realtà qualificata dell’associazionismo per conoscere le esigenze di tutti e superare eventuali criticità. Il nostro impegno sarà anche quello di dare più impulso all’attività di controllo, come sempre, non con l’intento di sanzionare, ma di dare supporto e prescrizioni chiare agli operatori.”

Soddisfatto il Direttore Generale di ATS Brianza Michele Brait, che punta a rafforzare il ruolo dell’Agenzia, non solo nell’erogazione dei servizi e nell’assistenza, ma anche in quello della formazione e della crescita culturale in un ambito, quello veterinario, inserito a pieno titolo nei Livelli essenziali di assistenza e nel concetto “one health” di una salute integrata tra persone, animali e ambiente: “Con questa iniziativa ATS conferma il suo impegno a dialogare con realtà esterne all’istituzione, dai veterinari liberi professionisti al mondo dell’associazionismo. Il contribuito di tutti sarà infatti prezioso anche per la stesura di un manuale operativo, che orienti il veterinario nella sua attività ispettiva. Molteplici sono i contesti in cui i cavalli sono inseriti: dagli allevamenti allo stato brado, ai ricoveri collettivi, come maneggi e scuderie, alle stalle private. Siamo certi che operatori e animali avranno dei benefici nel seguire le indicazioni emerse dal gruppo di lavoro”.

“L’iniziativa di ATS Brianza rappresenta per la nostra associazione un importantissimo passo in avanti per la tutela degli equidi – dichiara Nicole Berlusconi, presidentessa dell’Associazione Progetto Islander Onlus - I cavalli sono gli animali in assoluto più utilizzati nelle attività umane e sono troppo spesso vittime di maltrattamenti. Purtroppo ogni giorno riceviamo segnalazioni di abbandono, denutrizione, violenze, utilizzo di metodi coercitivi, mala gestione. Per prevenire reati di maltrattamento riteniamo che sia necessario un cambiamento culturale e la diffusione della conoscenza del cavallo e delle sue necessità primarie attraverso programmi di formazione oltre all’applicazione di norme e protocolli ben definiti e oggettivi. Ringraziamo quindi i responsabili di ATS Brianza per il forte impegno e la volontà di farsi promotori di questa necessaria evoluzione. Auspichiamo che questa iniziativa rappresenti un esempio per tutte le istituzioni che operano a tutela degli animali”.