Lecco (LC)

Lecco: in arrivo 6 bilocali e 2 monolocali a costi calmierati per giovani, anziani, studenti e lavoratori

Nuova opportunità abitativa in città grazie al progetto Cairoli 59 con Fondazione Scola

Lecco: in arrivo  6 bilocali e 2 monolocali a costi calmierati per giovani, anziani, studenti e lavoratori
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Un nuovo spazio di housing sociale nel cuore di Lecco: è questo ciò che diventerà una parte dello stabile di via Cairoli 59 entro il prossimo anno. L’intervento, reso possibile grazie a un importante contributo di Regione Lombardia e con il sostegno del Comune di Lecco, prevede la trasformazione di un vecchio ufficio di 500 metri quadrati in sei bilocali, due monolocali e un’area comune attrezzata con lavanderia, due sale riunioni e un terrazzo. La Fondazione Enrico Scola ha messo a disposizione l’immobile, mentre la gestione sarà affidata alla cooperativa sociale L’Arcobaleno.

Oggi, giovedì 17 aprile 2025 , l’assessore regionale alla Casa e all’Housing Sociale Paolo Franco ha visitato il cantiere, accompagnato dal sottosegretario regionale Mauro Piazza e dall’assessore al Welfare del Comune di Lecco, Emanuele Manzoni.
Il sopralluogo è stato l’occasione per approfondire gli obiettivi sociali del progetto, osservare gli spazi in fase di ristrutturazione e conoscere le modalità di riqualificazione previste.

Lecco: in arrivo 6 bilocali e 2 monolocali a costi calmierati per giovani, anziani, studenti e lavoratori

L’iniziativa punta a rispondere al crescente bisogno abitativo di giovani, anziani, studenti e lavoratori con contratti temporanei nel territorio lecchese.

Lo stabile sarà dotato anche di un impianto fotovoltaico, contribuendo così alla sostenibilità dell’edifici o—risalente alla fine dell’Ottocento —e al contenimento dei costi delle utenze.
L’investimento complessivo ammonta a 906 mila euro, di cui 460 mila finanziati da Regione Lombardia con un contributo a fondo perduto. La restante parte è stata coperta attraverso l’emissione di azioni di sovvenzione della cooperativa, sottoscritte dalla Fondazione Scola. Il Comune di Lecco ha inoltre azzerato gli oneri di urbanizzazione e ha previsto la creazione dei posti auto asserviti al progetto.

Anche il mondo privato ha dato il proprio contributo: Banca della Valsassina, Conad Centro Nord, Acinque S.p.A. e il collettivo artistico Tra.Me. hanno sostenuto l’iniziativa. La Fondazione è comunque aperta all’ingresso di nuovi partner.

Gli alloggi saranno affittati a canone calmierato e destinati a quella fascia della popolazione che fatica ad accedere al libero mercato degli affitti, rischiando di scivolare in situazioni di povertà abitativa.

«Da anni ci occupiamo di emergenza abitativa - ha sottolineato –Desireè Bonacina, presidentessa della Cooperativa L’Arcobaleno  - I nostri interventi mirano ad accompagnare le persone lungo un tratto del loro percorso, costruendo progetti che le avvicinino all’autonomia. La casa è un diritto da tutelare, ma diventa davvero un luogo solo quando è arricchita dall’esperienza. Con questo nuovo progetto vogliamo restituire senso alla vita, puntando sull’intergenerazionalità. Il Consorzio Consolida ha facilitato l’incontro tra la Cooperativa L’Arcobaleno e la Fondazione Scola. Le parole chiave del progetto? Entusiasmo, convinzione e passione.»


 Importante anche l’intervento dell’assessore al Welfare del Comune di Lecco, Emanuele Manzoni: «Ringrazio l’Ambito di Lecco per il lavoro sulle politiche abitative. Questo sarà un luogo di innovazione e programmazione. Abbiamo saputo uscire dal seminato, lavorando con la condivisione di un obiettivo comune e mettendo in rete competenze e risorse. Spesso pensiamo che le politiche abitative servano solo per le comunità fragili, ma non è così: servono a tutti. Investire nella casa significa creare un tessuto sociale in grado di rispondere ai bisogni di molti. Lo scorso anno 100 mila giovani under 30 hanno lasciato l’Italia: un dato che fa riflettere anche sul costo delle abitazioni. Dobbiamo agire per costruire una comunità inclusiva, solidale e accogliente.»

È poi intervenuto il sottosegretario regionale Mauro Piazza: «L’housing sociale sta producendo risultati concreti. Siamo un modello, e lo dico con orgoglio. Regione Lombardia fornisce gli strumenti, ma spetta ai territori interpretarli. A nuovi bisogni, servono risposte nuove. Questo progetto, con la sua carica di sperimentazione, può essere replicato altrove. È bello vedere un ventaglio di attori coinvolti per offrire una risposta diversa, innovativa.»

 «Essere qui oggi è importante. Voglio sottolineare il ruolo della politica che sa intercettare i bisogni reali dei territori. Non serve agire in modo populista, ma con concretezza. Lecco ha dato l’esempio a tutte le altre province - ha concluso l’assessore regionale alla Casa, Paolo Franco -  In cinquant’anni, l’edilizia pubblica è diventata uno strumento di welfare. Con l’aumento dei canoni, l’emergenza abitativa è cresciuta: il 40% delle persone oggi vive in condizioni di indigenza. Dobbiamo tornare a dare valore a chi fa funzionare le nostre città. Regione Lombardia è l’unica in Italia ad avere bandi di questo tipo. L’housing sociale è uno dei pochi strumenti in grado di garantire coesione, appartenenza e relazioni umane autentiche.»

Andrea Gianviti