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Le città più sicure del mondo: vince Reykjavik, ma c’è anche Venezia


Nella classifica internazionale spicca la capitale islandese, ma la città lagunare si piazza tra le prime quindici posizioni

Le città più sicure del mondo: vince Reykjavik, ma c’è anche Venezia


Quando si viaggia, la sicurezza è un fattore chiave nella scelta della destinazione. E se è vero che molti turisti amano la natura incontaminata, la maggior parte dei viaggi internazionali include almeno una tappa in città. Ecco perché la classifica delle città più sicure del mondo stilata da Berkshire Hathaway Travel Protection (BHTP) è sempre molto attesa, soprattutto da chi ama esplorare nuovi luoghi con tranquillità.

Reykjavik in testa, l’Europa protagonista

Il primo posto spetta a Reykjavik, la capitale islandese, che conferma la sua fama di luogo accogliente, ordinato e con un bassissimo tasso di criminalità. Subito dopo si trovano Copenaghen e Zurigo, due città europee da sempre sinonimo di efficienza e qualità della vita. A completare la top five ci sono Amsterdam e Honolulu, entrambe considerate mete sicure e vivibili anche per i turisti solitari. La notizia più interessante per l’Italia è la presenza di Venezia nella classifica 2025 delle 15 città più sicure del mondo. La città lagunare si posiziona all’undicesimo posto, confermando la percezione positiva già registrata lo scorso anno, quando era comparsa tra le prime dieci. Un risultato che sottolinea come Venezia, pur essendo una delle mete turistiche più visitate al mondo, riesca a mantenere alti standard di sicurezza, ordine e accoglienza.

I criteri di valutazione

Secondo gli autori della ricerca, la sicurezza percepita dai turisti si basa su diversi fattori: il rispetto delle regole, la presenza di controlli efficaci, l’efficienza dei servizi pubblici e la sensazione generale di tranquillità. Nel caso di Venezia, tutto ciò si traduce in un equilibrio unico tra bellezza, gestione urbana e capacità di accogliere milioni di visitatori senza mai perdere la propria identità.

Una classifica basata sull’esperienza diretta

A stilare la graduatoria sono stati i viaggiatori statunitensi, interpellati in un sondaggio che tiene conto solo delle opinioni di chi ha effettivamente visitato le destinazioni indicate. Non si tratta quindi di statistiche astratte: a parlare sono le esperienze dirette di chi ha vissuto in prima persona la realtà di queste città, valutandole in base alla percezione di sicurezza, all’organizzazione urbana e al rispetto delle regole.