Poco dopo le 16 di oggi, sabato 12 dicembre 2925, dal portone delle Scuole Cristiane di via Frova è partito il corteo del Presepe Vivente 2025.
Protagonisti i bambini delle varie classi dai più piccoli dell’Infanzia a più grandicelli, il corpo docente della scuola, familiari e diversi figuranti nei vari ruoli, c’erano anche già i Re Magi.
Ricordiamo che sul numero del nostro settimanale Notizia Oggi Vercelli di lunedì 15 dicembre ci sarà una gallery fotografica.
Il corteo ha attraversato via Monte di Pietà e via Verdi per giungere in circa 20 minuti in piazza Cavour, fino all’area preparata con la capanna.
Auguri per un Natale di speranza in un periodo oscuro
Qui la direttrice della scuola Roberta Tricerri ha salutato i familiari dei bambini e i vercellesi, richiamando prima di tutto a volersi bene a far affermare i veri valori della pace fra gli uomini e dell’amore di Dio che ha mandato il suo unico figlio a nascere in una mangiatoia. “Non è un periodo facile, ma se non abbiamo la fiducia nel cuore e la speranza il mondo non potrà mai cambiare”.
Ha ricordato che quest’anno il bambinello nella capanna di piazza Cavour verrà portato proprio la notte di Natale, ha ringraziato la Scuola lasalliana San Giuseppe di Torino con cui le Scuole Cristiane di Vercelli sono gemellate, lodando fratel Fernando che ha realizzato le statue della capanna, ricordando che nella scuola cittadina c’è una bellissima vetrata realizzata per questo Natale che si può vedere visitando l’istituto.
Era presente in piazza anche il vicesindaco Domenico Sabatino che non manca mai a quest’appuntamento.
Canti ed emozioni
Poi sono cominciati i canti e la recitazione, di fronte a una folla estasiata dalla purezza delle voci e delle espressioni. Le Scuole Cristiane hanno un primato educativo che ogni anno si evidenzia in quest’occasione e porta in centro città un’ora di emozioni e di vero Natale, non quello dei consumi ma la rinascita del cuore. E i bambini lo testimoniano non solo nelle esibizioni canore ma lo portano nelle famiglie e nelle strade. Durante il tragitto dalla scuola lasalliana di via Frova a piazza Cavour alcuni piccoli porgevano ai passanti le loro “stelle”, ognuna con una frase che richiama i valori cristiani della festa.
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