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Pino Insegno saldo al 26% di share nel pre-serale con Reazione a Catena

Eccellente media del 6% anche in prima serata con "Facci ridere"

Pino Insegno saldo al 26% di share nel pre-serale con Reazione a Catena
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A dispetto di qualche sporadico e spesso pretestuoso detrattore, gran parte del pubblico continua a sostenere Pino Insegno.

E lo dimostrano i risultati in termini d’ascolti legati ai due programmi egregiamente condotti dal popolare showman romano.

26% di share con Reazione a Catena

“Reazione a catena”, il gioco che utilizzando l'associazione logica di parole mette alla prova la padronanza della lingua italiana di concorrenti e telespettatori, continua a viaggiare intorno al 26% di share nel preserale di Rai1. Numeri decisamente più alti rispetto a quelli ottenuti lo scorso anno e anche a passate stagioni che hanno visto alla guida del quiz altri conduttori.

Scommessa vinta, inoltre, anche per “Facci ridere”, programma della prima serata della domenica di Rai2 in cui Insegno è tornato a condividere il set televisivo con l’amico Roberto Ciufoli, che in entrambe le due puntate andate in onda ha ottenuto un’eccellente media del 6% di share.

"Facci ridere”

In questi tempi di algoritmi e influencer, c’è un’Italia che rivendica il diritto di prendersi poco sul serio.

Non perché si accontenti, ma perché conosce – come scrive Italo Calvino  – il valore della leggerezza “come reazione al peso”.

Un’Italia che distingue tra chi si mette in mostra e chi, con fierezza quasi pasoliniana, mostra semplicemente ciò che sa fare. Senza paura, senza trucco, senza finzione. Uomini e donne che non si nascondono dietro maschere di perfezione o ambizione, ma salgono su un palco con la grazia involontaria di chi non recita, ma esiste. Persone comuni, spesso invisibili nei racconti televisivi contemporanei – saturi di corpi levigati e gesti costruiti – che si prendono il centro della scena con la forza gentile della spontaneità.

L’Italia delle barzellette raccontate mille volte eppure sempre nuove, dei suonatori di ascelle e dei rumoristi da cortile. Perché anche chi trasforma il proprio corpo in uno strumento, chi si diverte a far rumore con la bocca o con la pancia o inventa giochi improbabili solo per ridere, attinge a una verità disarmante: quel lato infantile e libero che ci ricorda che essere umani è, prima di tutto, non prendersi troppo sul serio.

Estremamente grato, oltre che soddisfatto, per i traguardi raggiunti, il Pino Nazionale ha dichiarato:

“Ringrazio la Rai e le direzioni di genere del Day Time e del Prime Time per tutto il lavoro che stanno facendo. I due programmi che conduco stanno ottenendo ottimi risultati, ma molto lo devo alla capacità degli autori e della produzione di aver creato contenuti e scenografie di altissimo livello”.