Alla ChorusLife Arena, in chiusura del 2025, arriveranno due produzioni molto attese, diverse per linguaggio ma accomunate da una forte tensione etica e narrativa: il musical ispirato ad A Christmas Carol, il più celebre racconto natalizio di Charles Dickens, ed il travolgente Din Don Down – Alla ricerca di (D)io di Paolo Ruffini, rispettivamente in scena il 27 ed il 28 dicembre.
A Christmas Carol-Il musical
Il primo è un viaggio senza tempo dentro la novella simbolo delle festività, qui adattata per il teatro musicale da Melina Pellicano, che ne firma anche la regia. Le musiche originali di Stefano Lori e Marco Caselle, un cast di oltre venti artisti, imponenti scenografie, 150 costumi ed effetti speciali curati da Alessandro Marrazzo danno vita a uno spettacolo pensato per far sognare adulti e bambini. Nel ruolo dell’indimenticabile Ebenezer Scrooge troviamo Fabrizio Rizzolo, protagonista di una parabola umana che, ancora oggi, conserva una sorprendente attualità.
Pellicano ha scelto un adattamento fedele allo spirito dickensiano, valorizzando la naturale teatralità della scrittura originale. Scrooge è l’uomo solo e avaro che rifiuta il Natale e ogni forma di relazione, fino alla notte della Vigilia, quando i tre spiriti lo conducono in un percorso di memoria, consapevolezza e visione del futuro. È lì che avviene la trasformazione: il risveglio di un’anima che riscopre la generosità, l’amore e il valore della condivisione. Una metamorfosi che diventa metafora universale: il Natale come occasione per fermarsi, riflettere e trovare il coraggio di cambiare.
Significative anche le note di regia, che mettono in contrapposizione la ricchezza materiale di Scrooge con la povertà dignitosa e affettiva della famiglia Cratchit. La vera ricchezza, suggerisce lo spettacolo, è quella interiore. Emblematica la scelta di aprire la scena con Tiny Tim, il figlio di Bob Cratchit: è un bambino a spiegare come stanno veramente le cose, con uno sguardo limpido che riconosce nella durezza di Scrooge non cattiveria, ma solitudine. E nessuno, ricorda Tim, dovrebbe essere solo a Natale.
Din Don Down-Alla ricerca di (D)io
Di tutt’altro registro, ma non meno profondo, è lo spettacolo di Ruffini con gli attori della Compagnia Mayor Von Frinzius. Dopo il clamoroso successo della stagione 2024/25, costellata di sold out, lo show riparte con nuove date in continuo aggiornamento, molte delle quali già esaurite in città come Milano, Roma, Torino e Firenze.
“Din Don Down” è un happening comico senza regole, irriverente e tenero, che mette in discussione il concetto stesso di normalità. Sul palco Ruffini tenta – invano – di contenere l’energia dirompente degli attori con disabilità della compagnia, dando vita a uno spettacolo sempre diverso, imprevedibile, profondamente umano. Attraverso l’ironia si esplorano i grandi temi della vita, della spiritualità e del divino, senza dogmi né risposte preconfezionate.

«Più che uno spettacolo, è un viaggio – racconta Ruffini -. Ogni volta sappiamo che alla fine non saremo gli stessi». Un’esperienza che affonda le radici nel successo di Up&Down, diventato negli anni un vero fenomeno culturale. Oggi quel percorso prosegue e si espande anche in radio e nel podcast, confermando una progettualità che mette al centro l’inclusione come valore artistico e umano.
Due spettacoli diversi, due linguaggi lontani, ma un unico filo conduttore: il teatro come spazio di trasformazione. Che sia la redenzione di Scrooge o la ricerca ironica e poetica del senso dell’Io – e forse di Dio -, il palcoscenico si conferma ancora una volta luogo privilegiato per guardarsi dentro, sorridere e, magari, cambiare in meglio.
Per tutte le informazioni sugli spettacoli, si può andare alla pagina dedicata agli eventi sul sito di Chorus Life.