Poncarale (BS)

Un cammino di fede, speranza e comunità: le Feste Quinquennali tra preghiera, testimonianze e gratitudine

Una settimana intensa e ricca di spunti di riflessione per una crescita personale e spirituale

Un cammino di fede, speranza e comunità: le Feste Quinquennali tra preghiera, testimonianze e gratitudine

Una settimana di grandi iniziative volte alla riflessione e alla crescita personale e spirituale a Poncarale

Un cammino di fede, speranza e comunità: le Feste Quinquennali tra preghiera, testimonianze e gratitudine

Un percorso di grande riflessione e di grande devozione ha animato le “Feste Quinquennali: con Maria, Pellegrini di Speranza”. Iniziato sabato 4 ottobre con l’arrivo nel pomeriggio della statua della Madonna di Fatima, in elicottero nel parcheggio di via Fiume. Preghiera e processione animata dalle note della banda “Giovanni Ligasacchi” di Flero e Poncarale, e la tanto apprezzata messa presieduta da Monsignor Pietro Chiappa, Vicario episcopale territoriale. Una settimana di grande partecipazione ai momenti di preghiera così come agli incontri di speranza, in linea con il tema Giubilare 2025, che hanno visto la condivisione dell’esperienza personale di con Gemma Calabresi Milite, moglie di Luigi Calabresi, commissario capo dell’Ufficio politico della Questura di Milano ucciso in un attentato terroristico di estrema sinistra nel 1972. Nell’incontro intitolato “la crepa e la luce” Gemma ha spiegato come si può vivere una vita d’amore anche dopo un dolore lacerante, ha sottolineato come si credere negli esseri umani anche dopo averne conosciuto la meschinità. Una vera e propria testimonianza di fede e di fiducia, l’esperienza di una donna che ha saputo perdonare. Grande partecipazione anche giovedì 9 ottobre all’incontro “Non esistono ragazzi cattivi. Storie di cadute e resurrezione”, dove a condividere la propria esperienza è stato don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano. Grande la presenza di genitori ed educatori ma anche di pubblico di diverse fasce d’età, hanno potuto ascoltare e accogliere una testimonianza e un punto di vista dal grande impatto emotivo.

La celebrazione del Vescovo

Domenica 12 ottobre è stata celebrata la messa dal Vescovo di Brescia, Monsignor Pierantonio Tremolada, nella parrocchiale di Borgo. Dopo la celebrazione è partita la processione con la statua della Madonna di Fatima e i santi, rappresentati da numerosi figuranti, che ha percorso via Maccabiani, via Marconi, piazza Paolo VI, via Gallo, animata dalle note della banda “Giovanni Ligasacchi” di Flero e Poncarale. Toccante il momento dell’atto di affidamento a Maria e Benedizione Solenne. Nel tardo pomeriggio a chiudere le celebrazioni delle Feste Quinquennali è stato il concerto del Coro Filarmonico di Brescia nella chiesa parrocchiale di Borgo offerto dall’Amministrazione comunale.

Parole di gratitudine

Nei ringraziamenti don Marco Compiani, parroco dell’Unità Pastorale Sorelle Maddalena ed Elisabetta Girelli ha voluto ricordare il Vescovo Tremolada “le assicuriamo la nostra preghiera perché alla scuola di Maria possa vivere il suo ministero episcopale con grande docilità allo Spirito, per aiutarci ad essere la Chiesa di Gesù, così come il Signore Gesù ci pensa e ci vuole oggi, in questo nostro mondo così complesso”.

Un ringraziamento alle autorità e ai rappresentanti delle associazioni del territorio e ai collaboratori “Siamo felici che siate qui con noi: grazie per la vostra presenza e per la disponibilità sempre pronta a collaborare – ha proseguito don Marco – Grazie a coloro che si sono prestati per realizzare questa bellissima processione: per vivere questo momento abbiamo speso tanto tempo e molte energie, e credo che quanto abbiamo vissuto resterà a lungo nella nostra memoria. In modo particolare ai più giovani, vorrei dire di non aver paura ad aprire il cuore al Signore Gesù e di aver fiducia in Lui, perché una vita nella quale Gesù resta ai margini è una vita più povera. Fate posto al Signore Gesù nella vostra vita: Lui non delude mai ed è l’unico che può rendere la nostra vita davvero piena e felice”.

Infine a chi si è prodigato per la riuscita dell’evento. “Un grazie particolare a coloro che hanno lavorato con impegno per la riuscita di queste Feste Quinquennali, senza la vostra disponibilità queste nostre comunità sarebbero più povere. Siete voi la vivacità di queste nostre comunità, e per questo vi ringrazio di cuore. Invito tutti quanti ad essere gente di speranza: impariamo ad essere uomini di donne di speranza, gente capace di avere uno sguardo sempre positivo, persone disposte a fare strada con chi fa più fatica, accoglienti, inclusive, capaci di far spazio a tutti. Uomini e donne capaci di andare all’essenziale, liberi e leggeri. Insieme noi possiamo dare un volto nuovo a questa nostra Chiesa, renderla giovane nello spirito, e per poterlo fare dobbiamo anzitutto farci dono dell’amicizia. Con il Signore Gesù e tra di noi. Abbiamo portato per le strade la statua della Madonna di Fatima. Lo abbiamo fatto per ricordarci che come cristiani noi dobbiamo guardare a Maria, madre di Gesù e discepola del suo stesso Figlio. Maria può portarci a Gesù: a lei ci affidiamo e a lei affidiamo il nostro desiderio di pace. Tante volte in questi giorni abbiamo invocato la pace. La protezione di Maria ci accompagni sempre, e la sua intercessione dia ali alla nostra preghiera per la pace”.