Una serata trascorsa tra dolcetti e scherzetti, maschere, zucche intagliate alla meno peggio e tanta voglia di divertirsi. È stata la serata di Halloween quella di venerdì, che ha richiamato nelle piazze adulti e bambini, per una festa pagana che, nel corso degli anni, è diventata una tradizione cristiana. Halloween nasce oltre duemila anni fa tra i Celti dell’Irlanda e della Scozia, che celebravano in quel periodo il Samhain, la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Si credeva che, nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, il velo che separa il mondo dei vivi da quello dei morti si assottigliasse.
Per proteggersi dagli spiriti o confonderli, i Celti indossavano maschere e accendevano fuochi, un modo per affrontare le paure e onorare i defunti. Zucche e maschere da brivido indossate soprattutto dai bambini che bussano alle porte chiedendo, dolcetto o scherzetto?
Questa formula nasce negli Stati Uniti negli anni 30 del Novecento, quando i bambini cominciarono a girare per le case del quartiere, travestiti da fantasmi o mostri, bussando alle porte e chiedendo qualcosa di buono da mangiare e se chi apriva era propenso ad offrire biscotti e caramelle, tutto finiva in allegria, in caso contrario, i piccoli erano autorizzati a fare uno scherzetto che consisteva nell’imbrattare la porta dell’abitazione con farina. La notte delle streghe ha coinvolto anche la città Martire, in Piazza Labriola si sono riuniti in centinaia.