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L’ora di Zhegrova: Spalletti lo lancia finalmente titolare

L'esterno kosovaro guiderà l'attacco della Juventus: ora serve la sua qualità per rialzare la testa dopo il ko di Napoli.

L’ora di Zhegrova: Spalletti lo lancia finalmente titolare
L’attesa è finita. Dopo una militanza fin qui limitata a scampoli di partita, per Edon Zhegrova è arrivato il momento della ribalta. La “tragica” notte del Diego Armando Maradona, dove ha toccato quota 100 minuti complessivi in maglia bianconera, è solo il preludio. Questa sera, il talentuoso kosovaro supererà abbondantemente quella soglia, poiché mister Spalletti gli ha affidato le chiavi dell’attacco dal primo minuto. “Sì, tocca a lui. E da titolare…”, l’annuncio del tecnico toscano, che cerca quell’imprevedibilità e quella “miccia” capaci di scuotere una squadra reduce da risultati altalenanti.
La mossa suona quasi come un contropiede tattico. Lo stesso Luciano da Certaldo, infatti, solo pochi giorni fa aveva frenato gli entusiasmi, spiegando come Edon non avesse “più di venti, trenta minuti” nelle gambe a causa di un’operazione pregressa. Più che un bluff, appare una strategia precisa: mantenere alta la tensione nel gruppo e valorizzare il lavoro quotidiano, quasi che ogni allenamento fosse quello decisivo per la svolta.
La scelta di lanciare Zhegrova nell’undici iniziale rappresenta una piccola, grande rivoluzione nelle gerarchie attuali. Su di lui, al termine della scorsa estate di calciomercato, la dirigenza bianconera aveva scommesso per arricchire il reparto offensivo con quel jolly di qualità pura. Se Conceiçao offre calcio libero ed equilibrio, il kosovaro garantisce un’esplosività più profonda, sebbene a “strappi”.
“Tocca a Edon…”, ha ribadito Spalletti, descrivendo la sua giocata preferita – la “zeppetta”, quel tocco vellutato che scavalca il piede dell’avversario nell’uno contro uno, tipico dello stile sudamericano. Finora, la sua prima stagione alla Juventus è stata frenata da un fastidioso infortunio muscolare, la pubalgia, che ne ha complicato il recupero. Appena 66′ in campionato, 28′ in Champions League e 6′ in Coppa Italia: un bottino esiguo.
Spalletti sa che per alzare il livello della squadra, finora troppo in altalena, è necessario inserire nuova linfa e qualità in mezzo al campo e sulle fasce. Se per Yildiz il tema non si pone, per le altre posizioni la concorrenza è aperta. Conceiçao resta in pole per la corsia destra da cui devono nascere i pericoli, ma Zhegrova ha iniziato la sua rincorsa. Questa sera, a un anno esatto dall’ultima volta da titolare (Marsiglia, maglia del Lilla), l’esterno ha l’occasione per prendersi la Roma e il futuro bianconero.