Dopo il successo esterno del San Vito-Gigi Marulla, domani (domenica 19 ottobre), alle 14.30, l’Atalanta U23 torna al Comunale di Caravaggio con una squadra finalmente al completo. Aronica e i suoi provano l’assalto ai nerazzurri.
La rincorsa inizia da qui
I nerazzurri di Bocchetti sanno di aver trovato qualcosa di importante nella vittoria di Cosenza. Non è stata una semplice vittoria costruita sull’emergenza e sulla fortuna: è stato un segnale, una dimostrazione che questa Under 23 possiede veramente i mezzi per competere.
Ora, con il rientro dei tre nazionali (Papadopoulos, Riccio e Idele) e il recupero di pedine importanti come Ghislandi e Berto, la rosa nerazzurra dispone di maggiori alternative in ottica rotazioni. Il momento è buono per muovere ulteriormente la classifica e iniziare a costruire quella continuità che è mancata finora.
Cosenza, però, non deve restare un episodio isolato. Questa è una squadra giovane che ha bisogno di costruire fiducia partita dopo partita, e il fattore campo, almeno sulla carta, dovrebbe giocare a favore dei bergamaschi. Caravaggio può diventare una fortezza, ma solo se i ragazzi di Bocchetti sapranno trasformare questo mezzo caos iniziale in consapevolezza dei propri mezzi.
L’avversario
Dall’altra parte della barricata c’è il Trapani di Aronica, una realtà che da due anni sta provando a risalire da un inferno che sembrava senza fondo. Dopo il fallimento della stagione 2019-20, i siciliani hanno dovuto ricominciare dalle ceneri. Serie D, una stagione da urlo nel 2023-24, poi la scorsa annata in Serie C che è stata tutto fuorché tranquilla: quattro allenatori, penalizzazioni, un undicesimo posto inaspettato.
Ora, con la proprietà di Antonini e quella squadra costruita pezzo dopo pezzo, il Trapani vuole credere davvero di potercela fare. Sulla carta i granata hanno giocatori di categoria, gente che conosce la Serie C: il portiere Galeotti è una garanzia, la difesa è costruita con solidi elementi come Negro e Pirrello, a centrocampo ci sono ragazzi esperti come Di Noia (ex Entella, una roccia in mezzo).
Davanti la squadra punta tutto su Fischnaller che, nonostante i 34 anni, continua a dimostrare di essere un attaccante vero, capace sempre di trovare la via del gol. Completano il reparto Canotto (che contro la Dea dovrebbe partire dalla panchina) e Grandolfo.
Il problema del Trapani, però, rimane lo stesso di sempre: la continuità. La squadra ha subito otto punti di penalizzazione e non può permettersi di brancolare nel buio per metà stagione.