Bergamo (BG)

Cinque cose su Atalanta-Sassuolo (0-3): niente da salvare, ora bisogna cambiare rotta

Si ripete, dopo Cremona e Udine, un'altra partita difficile da commentare che vede la Dea in enorme difficoltà. Vittoria meritata del Sassuolo

Cinque cose su Atalanta-Sassuolo (0-3): niente da salvare, ora bisogna cambiare rotta

Ci si attendeva una domenica completamente diversa. Invece l’Atalanta offre un’altra prestazione pessima dopo quella di Udine e a questo punto diventa complicato andare avanti su questa china senza nessun tipo di intervento. Il Sassuolo vince con pieno merito contro una squadra molle, senza nulla di quello che abbiamo visto a Marsiglia e che perde meritando di perdere per la seconda partita di fila in campionato.

1) Prima volta all’ora di pranzo nel calcio a tutte le ore

L’Atalanta in questa stagione ha già giocato in diversi orari (ancora non in tutti, mancano venerdì e lunedì), ma ancora non aveva ancora disputato una partita la domenica a pranzo. Con il sole che illumina poco più di metà campo e una temperatura mite, i ragazzi della Pisani in cammino verso la New Balance Arena,  incrociano la Bergamo del passeggio con la faccia tesa di chi vuol vedere una grande Dea anche in campionato. Dopo Marsiglia, avanti tutta contro il Sassuolo.

2) Mille partite e 25 anni… in pantaloncini: la Pisani celebra Marcello Ginami

In Curva Pisani appare uno di quegli striscioni che non passano in tv, di quelli che vengono esposti prima dei minuti ufficiali: “25 anni di vera atalantinità: ieri, oggi e domani grazie 1000 Marcello Ginami”. Celebra il grande traguardo di fede e applicazione raggiunto dal massaggiatore nerazzurro che da un quarto di secolo è al fianco della Dea in ogni partita. Sempre con i pantaloncini corti.

3) Krstovic e Lookman dall’inizio con Samardzic: i meriti di Marsiglia in campo

Le scelte iniziali di Juric premiano le prestazioni di Marsiglia: davanti c’è ancora Krstovic, che in Francia non ha segnato ma ha fatto un’ottima partita, e con lui tra i titolari vengono schierati Lookman e Samardzic, ovvero l’uomo che era entrato nelle azioni più pericolose da protagonista e l’autore del gol vittoria che ha permesso di espugnare il Velodrome. Panchina, almeno inizialmente, per De Ketelaere e ancora per Sulemana che invece aveva giocato dall’inizio in Friuli.

4) Primo tempo come a Udine, squadra lenta e svagata.

Ti aspetti, con fiducia, un approccio diverso da tante altre volte e invece, a parte un bel destro di Lookman respinto da Idzes quasi sulla linea, fino all’intervallo è il Sassuolo a meritare il vantaggio (rigore di Berardi) con la possibilità concreta di raddoppiare nel finale (destro sprecato da Fadera lanciato in campo aperto). Poco, troppo poco per una squadra che aveva in panchina ogni ben di Dio e non ha saputo impensierire gli avversari in alcun modo. Proprio nessuno.

5) Sconfitta pesantissima, sotto tutti i punti di vista.

Seconda sconfitta di fila in campionato, in classifica una posizione anonima, lontanissima da quelle che valgono la partecipazione alle Coppe Europee. Riflessioni sul futuro a questo punto sono necessarie. Il gruppo dimostra di vivere troppi alti e bassi, tra Udinese e Sassuolo i segnali sono stati pessimi e la vittoria di Marsiglia non può giustificare prestazioni imbarazzanti come quella di oggi. L’Atalanta non va, la rosa è lunghissima e in panchina anche questa volta c’era l’imbarazzo della scelta, ma la formazione mandata in campo da Juric, cambi compresi, non si è dimostrata all’altezza delle aspettative e dei valori. L’invito dello stadio, al fischio finale, è eloquente: «Fuori i coxxxxni» e poi grandi cori. Come a dire, noi ci siamo, ma adesso è ora di cambiare registro.

 

Atalanta – Sassuolo 0-3

Reti: 29’ Rig. e 66’ Berardi(S), 47’ Pinamonti (S)

Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Kossounou (46’ Djimsiti), Hien, Ahanor; Bellanova, Ederson (46’ De Ketelaere), Pasalic, Zappacosta (84’ Zalewski); Samardzic, Krstovic (58’ Scamacca), Lookman (78’ Sulemana). All. Juric

Sassuolo (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Candé (81’ Doig), Muharemovic; Thorstvedt, Matic, Koné (90’ Iannoni); Berardi (90’ Cheddira), Pinamonti (90’ Pierini), Fadera (60’ Laurienté). All. Grosso

Arbitro: Crezzini di Siena

Ammoniti: 36’ Muric (S), 79’ Candé (S)