Bergamo (BG)

Tempo per migliorare ce n'è, ma non troppo. L'Atalanta adesso deve correre

Emettere giudizi definitivi sulla squadra dopo soli due turni, sarebbe un esercizio tanto improvvido quanto approssimativo. Però...

Tempo per migliorare ce n'è, ma non troppo. L'Atalanta adesso deve correre
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di Xavier Jacobelli

La zampata di Cutrone ha negato a Juric la prima vittoria in campionato, accendendo il dibattito su che cosa sia l'Atalanta di oggi e dove possa arrivare domani. Dopo le prime due giornate della nuova Serie A, la squadra di Juric conta 2 punti: scaturiti da questi risultati 1-1 in casa con il Pisa, 1-1 in trasferta a Parma. Un anno fa, dopo le prime due giornate l'Atalanta di Gasperini contava 3 punti: debuttò vincendo 4-0 a Lecce; nel turno successivo perse 2-1 a Torino.

Il 14 settembre, nella terza giornata, i nerazzurri riceveranno il Lecce; nella terza giornata dell'ultima Serie A, la squadra cadde rovinosamente in casa dell'Inter, che la travolse 4-0. Tutto questo per dire che emettere giudizi definitivi sulla squadra dopo soli due turni, sarebbe un esercizio tanto improvvido quanto approssimativo. Calma e fiducia, raccomandano a Zingonia, al contrario di molti tastieristi del web, per non dire delle cassandre subito in servizio, oggi come un anno fa quando, soprattutto dopo la grandinata di San Siro, intravedevano sinistri orizzonti per Gasp. Il quale, invece, con la Roma è partito benissimo e viaggia a punteggio pieno.

Intendiamoci: il primo a sapere che il raffronto della critica e dei tifosi con Gian Piero sia e sarà costante per tutta la stagione, è il successore. A lui, la società ha messo a disposizione una rosa qualitativamente e quantitativamente competitiva, come conferma la trattativa Musah, anche e specialmente se Lookman rientrerà nei ranghi e, questo, lo capiremo molto presto. La verità è che il cantiere Juric è ancora aperto, sebbene il ritmo della prestazione emiliana sia stato evidente: avanti adagio quasi indietro.

Coerente con le sue convinzioni, l'allenatore ha ripresentato la stessa formazione schierata contro il Pisa. Ma De Keleaere e Maldini sono ancora lontani dalla migliore condizione; Scamacca la sta riguadagnando ed è saggio non forzare l'impiego per novanta minuti, considerato che Krstovic ha l'argento vivo addosso e al Tardini è stato lui a dettare l'assist a Pasalic. Al tempo stesso, a centrocampo pesa come un macigno l'assenza di Ederson, indisponibile causa malanno al ginocchio: per il suo recupero, la sosta risulterà provvidenziale.

Juric sottolinea quanto la squadra abbia comunque creato occasioni: sì, ma in contropiede, tattica decisamente desueta e sorprendente per i followers nerazzurri, abituati a un pressing martellante, alla marcatura uomo su uomo a tutto campo. Qui sta il punto: l'Atalanta deve ricominciare a pedalare e, se qualcuno ha ancora legno nelle gambe, le alternative non mancano. Samardzic, ad esempio, è la prima: classe, talento, estro ne impongono l'impiego, soprattutto quando non sfondi le difese avversarie. Confortano la forma da Nazionale di Carnesecchi; la buona condizione di Hien, i progressi di Scalvini, mentre Pasalic e de Roon sono già insostituibili.

Tempo per migliorare ce n'è, ma non troppo. Anche perché, alla ripresa, dopo il Lecce ci saranno Psg, Toro e Juve, tutte in trasferta, prima di chiudere settembre in casa con il Bruges. Corri, Dea, corri.