Nazionale

Sinner-Alcaraz, atto infinito: Riad incorona il “re dei re”

Finale tra i due dominatori del tennis moderno: Jannik cerca la rivincita di New York

Sinner-Alcaraz, atto infinito: Riad incorona il “re dei re”

Di nuovo loro. Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz, due facce della stessa era, due giocatori destinati a inseguirsi per anni. A Riad, nell’esclusivo Six Kings Slam, la rivalità più affascinante del tennis mondiale torna in scena per l’ennesimo capitolo: una finale che profuma di sfida per la corona, anche se non si assegna alcun punto ATP.

La classifica, oggi, dice Alcaraz davanti. Ma il campo – e la forma – raccontano un Sinner di nuovo feroce, completamente recuperato dopo i crampi di Shanghai. Spogliato persino del manicotto, simbolo della sua rinascita fisica e mentale, l’altoatesino ha spazzato via Tsitsipas e Djokovic con due prove di forza impressionanti. Dall’altra parte, lo spagnolo ha risposto da fuoriclasse, eliminando Fritz con la solita combinazione di potenza e leggerezza.

L’azzurro ha giocato un match in più, vero, ma i due giorni di sosta lo hanno rigenerato, e la superficie veloce di Riad sembra fatta su misura per il suo tennis: lo scorso anno, in condizioni simili, batté Alcaraz 6(5)-7, 6-3, 6-3. Oggi la musica è diversa: Carlos è cresciuto, ha sfruttato lo stop di tre mesi del rivale per batterlo al Roland Garros e agli US Open, ma il Wimbledon vinto da Sinner resta lì, come pietra miliare di una rivalità che segnerà un’epoca.

Il Six Kings Slam, ribattezzato da molti come il “quinto Slam“, è quindi più di un’esibizione: è un banco di prova per misurare chi, tra i due, arriva più pronto al tour de force finale — da Parigi-Bercy alle ATP Finals, fino alla Coppa Davis.

Una cosa è certa: questa finale non sarà l’ultima. È solo un nuovo capitolo di una storia destinata a durare a lungo.

E chissà che, domani sera, Riad non incoroni davvero il re del tennis mondiale.