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Sinner-Alcaraz, fatturato da capogiro per i re del tennis

L'altoatesino e lo spagnolo dominano la scena anche negli affari: svelati i guadagni monstre dei due fenomeni del tennis

Sinner-Alcaraz, fatturato da capogiro per i re del tennis
Non solo racchette e prodezze sul cemento: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno trasformato la loro rivalità sportiva in un vero e proprio impero economico. I due campioni, volti emergenti e sempre più centrali del tennis mondiale, gestiscono una mole di pressione e responsabilità che si traduce anche in fama e guadagni eccezionali. Tra torneisponsor ed esibizioni, le fonti di reddito dell’italiano e dello spagnolo sono molteplici e incredibilmente redditizie, configurando un “fatturato” da azienda multinazionale.
Secondo stime elaborate dalla Gazzetta dello Sport, i proventi totali della “Sincaraz enterprise” si aggirerebbero attorno ai 130 milioni di euro: 66 milioni per Sinner e 64 per Alcaraz. Una cifra astronomica, che andiamo ad analizzare nel dettaglio voce per voce.
I Ricavi dal Campo: Prize Money e Ingaggi
La spina dorsale dell’attività di un tennista professionista è costituita ovviamente dai “prize money”, i premi in denaro messi in palio dai circuiti. Nell’ultima stagione, i due fenomeni hanno letteralmente monopolizzato la scena, mettendo le mani sui trofei più ambiti, dagli Slam ai Master1000. Questo dominio si è tradotto in premi lordi per 19,1 milioni a favore di Sinner e 18,8 milioni per Alcaraz, cifre soggette a tassazione nel Paese di vincita.
A queste somme si aggiungono i lauti ingaggi (o gettoni di presenza) che i tornei minori (ATP 250 e 500) offrono per assicurarsi la partecipazione dei top player. Per il numero 1 e 2 del mondo, il cachet si aggira ormai sul milione di euro a evento. Alcaraz ha partecipato a cinque di questi tornei, incassando circa 5 milioni, mentre Sinner a tre, per un introito stimato intorno ai 3 milioni.
La Voce Più Consistente: Il Potere degli Sponsor.
La parte del leone nei bilanci dei due atleti spetta, senza sorprese, agli sponsor e al merchandising. Il 2025 ha visto Sinner guadagnare una cifra vicina ai 37 milioni grazie al suo sponsor tecnico (Nike) e alle numerose collaborazioni commerciali. Alcaraz segue a ruota con 35 milioni. Il leggero gap a favore dell’italiano si spiega con il maggior numero di aziende (ben 14) che lo hanno scelto come volto globale, contro le 10 dello spagnolo.
Anche gli eventi extra-circuito rappresentano un asset fondamentale nel portafoglio finanziario di Sinner e Alcaraz. In questa stagione, le esibizioni hanno fruttato 6 milioni di dollari nelle tasche dell’altoatesino, grazie soprattutto alla vittoria del Six Kings Slam di Riyadh. Il murciano ha incassato 4,5 milioni partecipando alla Laver Cup, alla Battle of Legends di Porto Rico e ad altri incontri negli USA.
Infine, chiudono il bilancio due voci legate direttamente al rendimento stagionale e ai meccanismi dell’ATP: il bonus pool e il profit sharing. Il profit sharing rappresenta la quota di profitti che l’ATP divide equamente tra giocatori e tornei Master 1000. Nel 2025, Sinner ha incassato circa 3 milioni, contro i 600mila euro di Alcaraz, una differenza dovuta al rendimento nettamente superiore dell’italiano nella passata stagione di riferimento. Il Bonus pool è invece un premio aggiuntivo basato sui punti accumulati nei tornei 1000 e 500 dell’annata in corso: qui Sinner è rimasto a bocca asciutta per non aver raggiunto il numero minimo di eventi, mentre Alcaraz ha ricevuto circa 2,4 milioni.