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Milan e Napoli su Scalvini: l'Atalanta fa muro

Giorgio Scalvini dopo aver recuperato dal brutto infortunio della scorsa stagione è al centro dei pensieri di mercato di tanti club.

Milan e Napoli su Scalvini: l'Atalanta fa muro
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Giorgio Scalvini è diventato il nome caldo del mercato difensori. Classe 2003, simbolo della linea verde dell’Atalanta e reduce da una stagione altalenante anche a causa di alcuni infortuni, il centrale bergamasco è ora al centro di un acceso duello tra Milan e Napoli. Entrambe le big italiane hanno messo gli occhi sul talento azzurro, ma per ora la Dea resiste, forte dell’importanza strategica del giocatore sia sul campo che in ottica lista UEFA.

I rossoneri avrebbero avviato i primi contatti con l’entourage del difensore per valutare la fattibilità dell’operazione. A Milanello, Scalvini è visto come un profilo perfetto per costruire la difesa del futuro: tecnica pulita, duttilità nel giocare sia a tre che a quattro, fisicità e margini di crescita importanti. Piace molto anche a Massimiliano Allegri, che lo avrebbe indicato come uno dei rinforzi ideali nel nuovo ciclo tecnico.

Il Milan, però, non si è ancora seduto al tavolo con l’Atalanta per una trattativa vera e propria. L’idea che circola tra i dirigenti rossoneri sarebbe quella di proporre un’offerta composta da 15 milioni di euro più il cartellino di Malick Thiaw, difensore tedesco in cerca di rilancio dopo un’annata complicata. Una proposta strutturata, che potrebbe garantire alla Dea un sostituto immediato, ma che non ha scaldato il club bergamasco.

Molto più concreta l’offerta avanzata dal Napoli. Il club partenopeo, spinto dal ds Giovanni Manna, avrebbe tentato un blitz con un’offerta da 35 milioni di euro più 5 di bonus, totale 40. Il tentativo degli azzurri è arrivato dopo il raffreddamento momentaneo della pista Beukema (comunque in dirittura d’arrivo), a dimostrazione di quanto sia alta la considerazione di Scalvini all’interno del nuovo progetto tecnico di Antonio Conte.

Nonostante le due offerte sul tavolo, a Bergamo non sembrano intenzionati a lasciar partire Scalvini con leggerezza. Il difensore è considerato un patrimonio tecnico e strategico: può giocare in più ruoli, è cresciuto nel vivaio nerazzurro e ha uno status importante per le liste UEFA e FIGC. Inoltre, l’Atalanta sa che sul classe 2003 c’è anche l’interesse di top club esteri, motivo per cui non intende abbassare le pretese economiche sotto i 45-50 milioni.

Sia Milan che Napoli, però, stanno cercando di giocarsi la carta degli infortuni per spingere al ribasso. Scalvini ha infatti dovuto fare i conti con qualche problema fisico nella passata stagione, e questa condizione potrebbe essere sfruttata nei negoziati.

La situazione resta fluida. Al momento, l’Atalanta fa muro e rimanda ogni discorso a offerte ritenute realmente irrinunciabili. Ma l’impressione è che la corsa per Scalvini sia appena cominciata.