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Runjaic: “L’Atalanta non è cambiata, Zaniolo sempre più leader”

L'allenatore dell'Udinese ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l'Atalanta

Runjaic: “L’Atalanta non è cambiata, Zaniolo sempre più leader”

L’allenatore dell’Udinese Kosta Runjaic ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l’Atalanta rispondendo alle domande dei giornalisti.

Si parte dall’analisi dell’ultima sconfitta contro la Juventus a Torino:

“Abbiamo avuto dei problemi a livello difensivo per quanto riguarda le transizioni, ma contro la Juventus è dovuto al fatto che abbiamo giocato troppo con la palla lunga e non in maniera coraggiosa. Nella loro fase di possesso però, devo dire che abbiamo difeso bene. Non abbiamo concesso occasioni ma solo nelle loro fasi di transizione. Abbiamo pressato bene gli avversari avendo anche occasioni a nostro favore. All’inizio della seconda fase di gioco abbiamo avuto due occasioni buone con Goglichidze, se avessimo segnato sarebbe cambiata la gara. È mancato equilibrio, ci stiamo lavorando sulla fase difensiva. Siamo migliorati in situazione di difesa schierata quando non abbiamo il pallone, abbiamo subito tre gol su calcio da fermo. La Juve ha creato occasioni ma anche il portiere fa parte del gioco. Sono contento della prestazione di Okoye. Conta quello che ha detto Edison: ‘Bisogna sempre cercare il cammino della vittoria’. Cerchiamo di farlo”.

Poi Runjaic parla delle insidie nell’affrontare l’Atalanta:

“Giocano molto uomo su uomo, sono molto fisici e non hanno cambiato stile di gioco rispetto alla scorsa stagione. Hanno esterni che corrono e che percorrono molti chilometri. Questo è il loro fattore principale. Hanno anche trequartisti che possono fare male come Lookman e Samardzic. Sono una buona squadra, adesso non hanno raccolto troppi punti ma sono ancora imbattuti”.

Udinese peggior difesa del campionato

“Fino alla gara contro la Juventus abbiamo subito troppi gol rispetto agli expected goals che dovevamo subire. Ma ormai li abbiamo concessi. Non voglio trovare scuse, la classifica parla chiaro. Abbiamo un nuovo assetto difensivo, Kristensen sta facendo bene. Con il Sassuolo ha giocato Palma che ha 17 anni. Contro il Milan abbiamo concessi errori evitabili e abbiamo anche cambiato portiere dopo sette gare perché Okoye era out. Sono tutti fattori che rendono complessa l’analisi perché ci sono tanti aspetti da considerare”.

Poi a Runjaic viene chiesto di alcuni singoli della squadra, si parte da Davis e Bravo:

“Davis per fortuna ha avuto un piccolo fastidio muscolare, meglio di quanto pensassimo, se tutto va bene speriamo che sia a disposizione per la gara dopo l’Atalanta. Iker Bravo si è allenato ed è tutto a posto, sarà con noi. Giochiamo contro l’Atalanta e la gara sarà intensa, punta molto sulla condizione fisica, sull’uno contro uno, hanno una rosa completa, di qualità. Ci aspettiamo una gara intensa, noi giochiamo in casa, è una gara importante e cercheremo di dare tutto quello che abbiamo”.

Zaniolo

“L’ho cambiato contro la Juventus e ne avevamo parlato nell’intervallo, mi ha dato un segnale e non poteva coprire tutta la partita, gli ho dato un quindici minuti ulteriori prima di toglierlo. E’ normale che abbia bisogno di tempo per tornare a un certo livello di condizione, l’ultima stagione in cui è riuscito a giocare costantemente è la 21-22 con la Roma, già dall’Aston Villa ha cominciato a giocare in maniera meno costante. E’ normale che con questa storia recente abbia bisogno di tempo per ritrovare continuità. Sta lavorando molto e deve mettere tutto insieme, già oggi è un giocatore cardine, faremo di tutto per far sì che possa migliorare arrivando a giocare tutta la gara. Anche in base a come vogliamo giocare è un giocatore molto importante, sta diventando sempre più leader della squadra. E’ anche un esempio per altri giocatori, siamo in contatto continuo con lui, spesso mi viene chiesto quando riuscirà a giocare per tutti e novanta i minuti, ma non possiamo dare una tempistica certa, l’importante è che lavori e non abbia infortuni. Può essere anche che non parta sempre titolare, gli altri giocatori devono essere pronti, vedo un giocatore in crescita che in campo sta correndo tanto, contro il Lecce ha corso tantissimo lungo il campo, come forse non ha mai fatto in carriera. Sono molto soddisfatto di lui, sono convinto che possa migliorare ulteriormente”.

Buksa e Bayo

“Sì le soluzioni sono quelle, deciderò all’ultimo, ci sono fattori che mi fanno pensare a Bayo, altri mi fanno a Buksa. Sappiamo come vogliamo giocare, Buksa sta danto un buon contributo così come Bayo. Buksa è un giocatore che lavora molto per noi, ha avuto tanti minuti in una ripresa difficile contro la Juventus, dove riuscivamo a trovare poco gli attaccanti. Bayo ha caratteristiche interessanti per la Serie A, non va dimenticato neanche Gueye, che ha importanti qualità fisiche e tecniche, è ancora giovane ma sta crescendo. C’è anche Iker Bravo che ha dimostrato di poter giocare lì, ha avuto alti e bassi ma come è normale per un giocatore giovane in Serie A. Anche senza Davis di opzioni ce ne sono”.

Kristensen

“Sta migliorando, non posso ancora dire quando si unirà al gruppo ma penso che se tutto procederà al meglio lo ritroveremo dopo la sosta”.

Goglichidze

“Sì ha avuto qualche difficoltà, ma bisogna tenere conto che arriva da una squadra che è comunque retrocessa, è arrivato qui e sta imparando nuovi meccanismi. Il secondo rigore era veramente rigore? E’ un’altra tematica questa, ma a parte questo ha cercato di fare il suo, è sulla strada giusta, sta lavorando tanto per riuscire a entrare al meglio nei meccanismi, contro la Juventus in molti momenti ha fatto bene, non gli getto la croce addosso per qualche errore, anche perché ha solo 21 anni. Domani potremo fare un po’ di turnover, ma parleremo di nuovo con i giocatori prima della gara. In panchina c’erano ragazzi giovani come Bertola e Palma, vedremo chi scenderà in campo e indipendentemente dall’età voglio la giusta prestazione come squadra”.

Gueye, Miller e Lovric

“Sui giovani sono molto curioso anche io, sono qui per crescere. Gueye è sulla strada giusta, può dare il suo contributo, è bravo con entrambi i piedi, deve lavorare nel modo giusto in fase difensiva e negli uno contro uno. In Serie A è normale essere sotto pressione, Atta l’ha provato sulla sua pelle contro la Juventus per esempio. Sono giocatori che devono migliorare gara per gara. Sono contento che Gueye sia a disposizione, contro l’Atalanta uno spezzone può farlo non vedo perché no, sta lavorando anche per crearsi le proprie possibilità in partita. Stessa cosa vale per Miller, ha giocato un po’ di più perché l’anno scorso ha già giocato tanto, volevo testarlo contro una squadra del livello della Juventus, è vero che avrebbe potuto fare meglio, ha perso un paio di palloni, ha bisogno di ancora un po’ di tempo per affrontare determinate gare, gli daremo il tempo necessario per crescere, abbiamo l’idea di come i ragazzi debbano crescere. Deve continuare a lavorare con pazienza e crescere, con il tempo avranno le loro occasioni. Per quanto riguarda Lovric, l’ho inserito in una partita importante e intensa, in allenamento mi ha dimostrato che voleva dare di nuovo il proprio contributo e la partita non era semplice, ci sono stati tanti lanci lunghi. Ovviamente lui avendo esperienza poteva magari chiedere un po’ di più il pallone sui piedi, ma un conto è dirlo un conto è riuscire a farlo, non è facile. Poi siamo andati sotto 2-1, con un po’ di fortuna avremmo potuto anche pareggiarla e tornare a casa con un punto, ma non ne faccio un dramma, domani abbiamo un’altra gara contro l’Atalanta e non vediamo l’ora di giocarla”.

Infine una domanda sul VAR e le polemiche arbitrali.

In Polonia c’era questo metro di giudizio per i rigori come in Italia?

“È il compito dell’arbitro prendere queste decisioni, il VAR è uno strumento per facilitare il suo compito. Io non posso cambiare le loro scelte anche se non sono d’accordo. Non si può tornare indietro, è uno spreco di energie e di tempo. Se ne parla molto in Italia ma anche in Germania, ci sono diverse opinioni su come integrarlo al meglio. Il lavoro dell’arbitro è molto difficile, bisogna trovare comunque un giusto equilibrio e quello che posso fare è parlare e mostrare determinate situazioni ai nostri difensori per insegnargli come comportarsi in quei momenti. Ho un buon staff tecnico che mi assiste e spero che in futuro ci ritorni qualcosa indietro. Un po’ di fortuna fa sempre bene ma dobbiamo sempre concentrarci sui nostri principi di gioco”.