Gian Piero Gasperini aveva chiesto una risposta ed è arrivata. La Roma vince 3-0 a Glasgow contro il Celtic, avvicinando così la vetta del super girone dell’Europa League, ora distante appena tre punti e con 180 minuti ancora da disputare. La prima delle due gare rimaste, tra l’altro, sarà con lo Stoccarda, uno scontro diretto per finire tra le prime otto della classifica ed evitare così lo spareggio.
Ma per la sfida con i tedeschi bisognerà aspettare ancora un po’, nel frattempo i giallorossi, Ferguson in particolare, rispondono presente, cancellando i ko con Napoli e Cagliari. Il protagonista della serata, però, è il centravanti irlandese, schierato a sorpresa da Gasperini dopo che alla vigilia lo aveva ‘strigliato’. “Viene trattato come tutti, di occasioni ne ha avute”, le parole dell’allenatore che svegliano l’ex Brighton, protagonista di una doppietta che per una notte mette a tacere critiche e polemiche intorno al suo rendimento. Il due e tre a zero, infatti, portano la sua firma, con la Roma che per la prima volta in stagione segna anche più di due reti in una partita. Un dato in controtendenza con il mal di gol che fin qui ha afflitto la squadra, capace di sopperire all’assenza di un bomber puro grazie all’apporto di 13 marcatori differenti da inizio anno.
A esser buona, però, è la prestazione della Roma nel suo complesso, nonostante i tanti cambi rispetto a domenica, ben cinque da parte di Gasperini. E se difesa e porta restano gli stessi, a centrocampo Pisilli fa coppia con El Aynaoui, mentre sulla fascia sinistra c’è Rensch. Poi appunto la sorpresa Ferguson, con Soulé ed El Shaarawy alle sue spalle. Inizialmente in panchina, invece, Dybala e Pellegrini, ma le scelte del tecnico sono vincenti da subito perché l’approccio alla gara è buono e si vede già dall’1-0, scaturito da un autogol di Scales su angolo battuto da Soulé. Poi la doppietta del centravanti irlandese, nata sempre da destra con le combinazioni tra Celik e Soulé. In mezzo anche tante altre occasioni e un pizzico di fortuna con il palo colpito da Engels sul calcio di rigore concesso per il fallo di Hermoso sullo stesso giocatore del Celtic.
E così al rientro negli spogliatoi il parziale è di 0-3, con Nancy che al via della ripresa prova a stravolgere la squadra con le uscite di Maeda, Tierney e Nygren per Bernardo, Donovan e Iheanacho, quest’ultimo per due volte a un passo dall’1-3 in nemmeno 20 minuti. E se prima è impreciso davanti a Svilar, poi è il Var a togliergli il gol per una posizione di fuorigioco. Stessa sorte capitata poco dopo a Bailey, appena entrato insieme a Dybala e Pellegrini. Al giamaicano viene infatti negato il 4-0 che ha portato comunque Celtic Park a svuotarsi anzitempo per protesta. Nel finale spazio anche per il ritorno in campo di Angelino dopo tre mesi di assenza per una bronchite asmatica.
Dunque al triplice fischio esulta la Roma che spera di aver trovato la chiave di volta per un attacco, fin qui, che aveva destato più di qualche dubbio, tanto da far pensare a proprietà e dirigenza di dover intervenire a gennaio. Il nome fatto è quello di Joshua Zirkzee, ma il diesse Massara è cauto. “Si parla tanto di lui perché ha giocato meno, anche se non nell’ultimo periodo – le parole del direttore sportivo -. Per questo potrebbe anche non essere sul mercato. Vedremo se ci saranno delle situazioni migliorative e cercheremo di coglierle”.