Si respira aria pesante in casa Real Madrid, dove la posizione di Xabi Alonso è tornata improvvisamente in bilico. La sconfitta contro il Celta Vigo ha scatenato un acceso confronto interno: i vertici del club sono rimasti riuniti fino a tarda notte per valutare il futuro dell’allenatore, che ora si giocherà tutto nella sfida di Champions League di mercoledì contro il Manchester City. Il 2-0 incassato al Bernabeu non rappresenta ancora una condanna definitiva per il tecnico basco, subentrato a Carlo Ancelotti, ma la fiducia nei suoi confronti appare sempre più condizionata e limitata nel tempo, come sottolineano i principali media spagnoli.
Secondo le indiscrezioni provenienti da Madrid, un’eventuale sconfitta con la squadra di Guardiola potrebbe far scattare l’esonero. Non tanto e non solo il risultato, quanto soprattutto l’atteggiamento della squadra contro il Vigo, ha irritato profondamente la dirigenza, che avrebbe manifestato stupore e preoccupazione per una prestazione considerata sottotono in un momento cruciale della stagione. Per ora ad Alonso è stato concesso tempo fino a mercoledì, nella speranza di una reazione immediata.
Nel frattempo è già iniziato il toto nomi per un possibile successore. Il ritorno di Zinedine Zidane, come spesso accade in momenti di crisi, è tornato a circolare, anche se appare una pista poco probabile: il francese sembra infatti orientato ad attendere la panchina della Nazionale dopo il Mondiale 2026, quando è previsto l’addio di Deschamps. Tra le alternative citate dai quotidiani compaiono Jürgen Klopp, Santiago Solari e Álvaro Arbeloa, profili molto diversi tra loro ma accomunati dall’essere considerati compatibili con l’ambiente madridista.
Al termine del ko contro il Celta, Xabi Alonso si è mostrato visibilmente contrariato: “Sono arrabbiato, ma il gruppo è unito”, ha spiegato. “Le sconfitte fanno male, però dobbiamo reagire subito. Mercoledì arriva la Champions e dovremo mostrare un altro volto”. Quando gli è stato chiesto se la partita potrà costargli il posto, ha risposto con fermezza: “È una gara da tre punti in Champions”.
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