Prima dei moduli c'è molto altro. La scelta del nuovo mister sarà difficilissima
I dirigenti nerazzurri faranno di tutto per compiere la scelta migliore per il futuro della squadra. Non sarà semplice, ma...

di Fabio Gennari
L'Atalanta sta lavorando forte sul nuovo allenatore. La scelta non sarà legata solo a un parametro, non si ragiona solo per età o esperienza, per approccio con i giocatori o modulo. È un insieme di cose quello che viene valutato.
Giusto parlare di approccio al lavoro e di attenzione ai dettagli che portano poi all'impegno domenicale, ma i dirigenti orobici sono di fronte a una situazione nuova, che non avveniva da nove anni. Le difficoltà, dunque, sono comprensibili. Detto ciò, parliamo di professionisti di altissimo livello che sono abituati a certi contesti e a grandi pressioni.
Il prossimo allenatore della Dea sarà per sempre "quello venuto dopo Gasperini", etichetta non semplice da portarsi dietro. A maggior ragione, dunque, bisognerà farlo lavorare. Con fiducia. In panchina ci sarà un professionista con doti che, valutato e ponderato tutto, avrà bisogno di tempo per costruire il suo percorso con la Dea. Come sarà lo scopriremo solo nel tempo, Bergamo sarà molto brava (ma su questo non ci sono dubbi) a sostenere allenatore e giocatori anche nei momenti più complicati.
Un altro aspetto da non dimenticare è la rosa. Vero che ci sono interventi da fare, vero che alcuni elementi sono avanti con gli anni, ma è altrettanto vero che ci sono giocatori che hanno bisogno di fiducia e di un rilancio. E quei valori che a Bergamo si sono riscoperti - un esempio per tutti De Ketelaere - non devono diventare un problema per il nuovo mister, ma una risorsa. Il momento delle scelte è sempre complicato, bisogna affrontarlo con grande fiducia.