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Norvegia ai Mondiali, poker all’Estonia: per l’Italia solo i playoff

La Norvegia di Ståle Solbakken dopo un primo tempo sottotono finito 0-0 viene a capo della formazione estone con Haaland e Sorloth.

Norvegia ai Mondiali, poker all’Estonia: per l’Italia solo i playoff

La Norvegia vede ormai il traguardo del Mondiale 2026. A Oslo, sotto una pioggia di applausi e gol, la squadra di Ståle Solbakken ha travolto l’Estonia con un netto 4-1 che vale, di fatto, la certezza della qualificazione. Manca ancora l’aritmetica, ma la sensazione è che i giochi siano chiusi: con 21 punti in sette partite e una differenza reti monstre di +29, Haaland e compagni possono già prenotare il biglietto per gli Stati Uniti. Anche un’eventuale vittoria dell’Italia sulla Moldavia, infatti, non basterebbe agli azzurri per colmare il divario nello scontro diretto dell’ultima giornata.

All’Ullevaal Stadion si è vista una Norvegia dominante, padrona del campo fin dal primo minuto. Il pubblico di Oslo ha spinto la squadra come nei giorni migliori, mentre l’Estonia ha provato a resistere con ordine, chiudendo bene gli spazi nel primo tempo. Le occasioni non sono mancate, ma la porta degli ospiti è rimasta inviolata fino all’intervallo: l’unico vero brivido è arrivato al 45’, quando un cross di Bobb si è stampato sulla parte superiore della traversa, a portiere battuto.

Dopo l’intervallo, però, i padroni di casa hanno cambiato marcia. In meno di dieci minuti hanno archiviato la pratica con tre colpi di testa fotocopia, una specialità della casa. Al 50’ è stato Sørloth a sbloccare il risultato, anticipando tutti in area per l’1-0. Due minuti dopo lo stesso attaccante ha trovato il raddoppio, ancora di testa, scatenando l’entusiasmo dei tifosi. Non pago, Haaland ha voluto lasciare il segno al 56’, firmando il 3-0 e chiudendo di fatto la partita. L’Estonia, ormai alle corde, ha subito anche il quarto gol al 62’, quando l’attaccante del Manchester City ha realizzato la sua doppietta personale con un destro al volo da centravanti puro.

Solo a quel punto gli ospiti hanno avuto modo di accorciare le distanze, trovando il gol della bandiera al 65’ con Saarma, bravo a sfruttare un’incertezza difensiva. Troppo poco per rimettere in discussione un risultato mai davvero in bilico. Il finale è stato una festa per i norvegesi, che hanno potuto celebrare una vittoria pesante non solo per il punteggio, ma per il valore simbolico: quella che sembrava una missione si è trasformata in un trionfo annunciato.

Ora alla Norvegia manca soltanto l’ultimo atto, quello contro l’Italia di Gennaro Gattuso a San Siro, ma sarà una sfida più di prestigio che di necessità. Con il primato nel Gruppo I praticamente blindato, Haaland e i suoi possono già prepararsi a vivere l’estate mondiale del 2026 da protagonisti. Per gli azzurri, invece, servirà un vero miracolo sportivo per invertire un destino che sembra ormai scritto.