Internazionale

Mbappé-Psg: club condannato a pagargli 61 milioni

La stella del Psg ha avuto il benestare del tribunale del lavoro di Parigi: il Psg dovrà versare stipendi e bonus arretrati al giocatore.

Mbappé-Psg: club condannato a pagargli 61 milioni

Una svolta significativa, benché provvisoria, ha caratterizzato il contenzioso milionario tra Kylian Mbappé e il Paris Saint-Germain. Il tribunale del lavoro di Parigi si è pronunciato, stabilendo che il club parigino dovrà versare stipendi e bonus arretrati al suo ex fuoriclasse, ora in forza al Real Madrid, per un ammontare complessivo di 61 milioni di euro.

Questa decisione rappresenta un punto a favore per l’attaccante, ma la partita legale è tutt’altro che chiusa, poiché il PSG ha la facoltà di presentare ricorso in appello. La vicenda, che ha tenuto banco nelle aule di giustizia dopo il fallimento delle vie extragiudiziali, ha visto contrapporsi cifre iperboliche e accuse reciproche di slealtà.

L’udienza del mese scorso aveva messo in luce le pretese astronomiche delle due parti. Gli avvocati di Mbappé avevano avanzato richieste per un totale di 263 milioni di euro, basate su diverse voci di spesa: 44,6 milioni per licenziamento senza giusta causa, 40,4 milioni di premio alla firma, e ulteriori 37,5 milioni per lavoro dissimulato, sostenendo la necessità di riqualificare il contratto a termine in uno a tempo indeterminato.

La controffensiva del PSG non è stata da meno. Il club della capitale francese ha reclamato 440 milioni di euro dal giocatore, accusandolo di azione sleale e gravi mancanze agli impegni contrattuali e ai principi di buona fede. Secondo la tesi del club, tra luglio 2022 e giugno 2023, Mbappé avrebbe intenzionalmente dissimulato la sua volontà di non prolungare il contratto oltre giugno 2024, privando così la società di una potenziale e cospicua indennità di trasferimento, stimata in almeno 180 milioni di euro, cifra che rappresenta il costo sostenuto nel 2017 per acquistarlo dal Monaco.

In una fase precedente del procedimento, Mbappé era riuscito a ottenere il blocco di 55,4 milioni di euro sui conti del PSG, una somma corrispondente agli ultimi emolumenti e premi non saldati, misura che è stata successivamente annullata in via definitiva proprio nei giorni scorsi. La sentenza odierna dei giudici del lavoro, pur respingendo ogni richiesta avanzata dal club contro il giocatore, ha cristallizzato l’obbligo di pagamento dei 61 milioni a favore dell’ex stella.

La decisione del tribunale del lavoro, che pure offre un primo, tangibile risultato all’attaccante francese, non è definitiva. La società parigina potrà impugnare la sentenza davanti ai giudici della corte d’appello, prolungando ulteriormente una disputa legale che si preannuncia ancora lunga e combattuta, con milioni di euro ancora in bilico. La saga tra Mbappé e il PSG continua, spostandosi ora dai campi di calcio alle aule dei tribunali di secondo grado.