Mohamed Salah non sarà presente a San Siro per la sfida di Champions League contro l’Inter. La sua esclusione dalla lista dei convocati rappresenta una decisione pesante, maturata dopo la discussa lite con l’allenatore Arne Slot al termine del pareggio contro il Leeds. Il diverbio, esploso negli spogliatoi e poi proseguito in un confronto acceso davanti alla squadra, ha convinto il tecnico olandese e la dirigenza del Liverpool a prendere una posizione netta, scegliendo di lasciare a casa l’attaccante egiziano nonostante l’importanza dell’appuntamento europeo.
Salah ha comunque preso parte all’ultimo allenamento di rifinitura ad Anfield, apparendo sorridente e sereno, come se volesse stemperare le tensioni degli ultimi giorni. La sua presenza in campo durante la sessione, unita al buono stato di forma mostrato, conferma che non si tratta di un’esclusione motivata da problemi fisici o tecnici. La società, dunque, ha optato per una misura disciplinare, nel tentativo di ristabilire ordine e autorità in un gruppo che sta vivendo una stagione tutt’altro che semplice.
In casa Reds, infatti, questo episodio rappresenta solo l’ennesimo momento di frizione all’interno di una stagione complicata, segnata da risultati altalenanti e da un clima interno sempre più pesante. Il Liverpool si trova attualmente a metà classifica in Premier League, lontano dalle posizioni europee, e fatica anche in Champions League, dove è scivolato fuori dalla Top 10 del ranking. Le aspettative di inizio anno, con Slot chiamato a inaugurare un nuovo ciclo dopo l’era Klopp, si stanno scontrando con difficoltà inattese, tra infortuni, cali di rendimento e una gestione dello spogliatoio ancora in fase di assestamento.
L’assenza di Salah a San Siro non è soltanto una scelta disciplinare, ma il segnale di una situazione più profonda: il Liverpool è in cerca di nuove certezze, e la partita contro l’Inter potrebbe rappresentare un crocevia decisivo.
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