Bergamo (BG)

L’Atalanta resta l’unica imbattuta del campionato. E rassicura la qualità della prestazione

Nonostante lo 0-0, tante notazioni incoraggianti per Juric: dal ritorno di diversi uomini alla prova convincente di Bernasconi e Ahanor

L’Atalanta resta l’unica imbattuta del campionato. E rassicura la qualità della prestazione

di Xavier Jacobelli

Primo tempo inconcludente sia per l’Atalanta, sia per la Lazio; ripresa nettamente nerazzurra, ma la squadra di Juric è andata a sbattere contro un grande Provedel e contro il palo che ha negato all’ottimo Zappacosta la soddisfazione del quindicesimo gol in Serie A.

Si aggiungano la conclusione aerea di Krstovic, provvidenzialmente neutralizzata dell’estremo difensore avversario; la grande occasione di Ahanor che il diciassettenne difensore ha sprecato; una supremazia territoriale scandita dalle statistiche di serata: 58% possesso palla Atalanta, 42% Lazio; 16 tiri Atalanta e 4 Lazio; 6 tiri in porta Atalanta e 1 Lazio; 3 grandi occasioni Atalanta, zero Lazio; 7 angoli Atalanta e 1 Lazio.

Notazioni ulteriormente confortanti per Juric: il ritorno di Scalvini e De Keletelaere, la crescita di Lookman, la conferma di Bernasconi e Ahanor. Il quadro della partita è nitido: rimarca la capacità laziale di soffrire, nonostante l’emergenza infortuni della vigilia, con un punto che psicologicamente ne vale tre e, non a caso, sugli scudi accanto a Provedel c’è il gladiatorio Gila; certifica l’Atalanta, al settimo risultato utile consecutivo, quale unica squadra imbattuta del campionato; schiude corroboranti orizzonti per la Dea, dopo la prima delle sette partite che l’attendono nell’arco di tre settimane fra campionato e coppe (in sequenza: 22 ottobre, Slavia; 25 ottobre, Cremonese; 28 ottobre, Milan; 1 novembre, Udinese; 5 novembre, Marsiglia; 9 novembre, Sassuolo).

L’inedito tridente Sulemana-Lookman-De Ketelaere ha stentato a ingranare nel primo tempo, controllato con ordine dalla difesa laziale; la manovra offensiva è migliorata con il ritorno del nigeriano nel suo ruolo naturale e l’ingresso di Krstovic. Tenuto conto che l’emergenza infortuni è in fase di superamento; che Scamacca è pronto al rientro, Samardzic è stato risparmiato in vista Champions e Maldini è a disposizione, Juric può essere soddisfatto, se non del risultato, dello stato di salute della squadra.

Quando poi, nella circostanza della settima giornata, il migliore in campo risulta il portiere avversario e il palo nega il gol della vittoria, ti rassicura la qualità della prestazione. Dal canto suo, Sarri a Bergamo ha avuto la riprova che questa Lazio ha un’anima tosta.