La Juve che domenica affronterà il Como dovrà fare i conti con diverse assenze e qualche dubbio di forma, ma anche con due giocatori che vogliono cogliere l’attimo e rilanciarsi.
Per Rugani si tratta di una questione di necessità: le defezioni di Bremer e Cabal spingono Igor Tudor a riaffidarsi al difensore toscano, che tornerà al centro della retroguardia accanto a Gatti e Kelly, con Kalulu avanzato sulla linea di centrocampo. L’ex Empoli, sempre professionale anche nei momenti di panchina, avrà così l’occasione di dare solidità e affidabilità a un reparto in emergenza. Un’eventuale sorpresa potrebbe essere Joao Mario, ma al momento il suo impiego dal primo minuto appare meno probabile.
In avanti, invece, la scelta è più tecnica che forzata. Tudor sembra intenzionato a confermare il 3-4-2-1, con Yildiz e Conceiçao (in vantaggio su Zhegrova) alle spalle della punta centrale. E proprio lì davanti si gioca il duello più atteso: Vlahovic contro David e Openda.
Il serbo, reduce da ottime prestazioni con la Serbia, è pronto a sfruttare un’occasione pesante dopo un avvio di stagione complicato. Davanti a lui ci saranno due concorrenti tutt’altro che in forma: David, tornato solo ieri dal Canada e ancora alle prese con il jet-lag, e Openda, che non è ancora riuscito ad adattarsi ai ritmi della Serie A. Tutto lascia pensare, dunque, a un rilancio di Vlahovic dal primo minuto.
Da monitorare anche la situazione di McKennie, atteso a Torino con qualche ora di ritardo per problemi di volo: potrebbe perdere il posto nel centrocampo che vedrà Thuram e Locatelli in mezzo, con Kalulu e Cambiaso sugli esterni.
Insomma, tra emergenza e opportunità, Tudor prepara una Juve pragmatica ma con due volti nuovi pronti a prendersi la scena.