Bergamo (BG)

Il Psg è troppo forte, ma oltre a Carnesecchi (nettamente il migliore) si salvano davvero in pochi…

La differenza in campo è stata netta. Oltre al portiere, si salvano in pochi (Kossounou e Bernasconi). Da dimenticare le prove di Maldini, Pasalic e Samardzic

Il Psg è troppo forte, ma oltre a Carnesecchi (nettamente il migliore) si salvano davvero in pochi…

di Fabio Gennari

Premessa: la forza dell’avversario vale almeno mezzo voto in più per tutti i protagonisti nerazzurri. Perché, se ti confronti con qualcuno che è nettamente superiore, il tuo demerito finisce dove inizia il merito degli altri. Detto questo, nel 4-0 rifilato dal Psg all’Atalanta tanti elementi nerazzurri dovevano fare di più e anche il mister, con alcune scelte, non ha agevolato la gestione del match.

Carnesecchi 8: prende subito gol da Marquinhos (3’), poi al 5’ è miracoloso su Nuno Mendes con la punta del piede e all’8’ dice di no a Barcola con un balzo felino, prima di parare alla grande pure la conclusione di Hakimi (10’). Nel finale di tempo prende il 2-0 da Kvaratskhelia e lì non può nulla, mentre al 44’ para un rigore a Barcola azzeccando il lato su cui buttarsi. Sbaglia sul 3-0 di Nuno Mendes, ma nel finale para ancora alla grande su Mbaye (84’).

Kossounou 6: la prima occasione in avanti della Dea è sua, su una palla dietro di De Ketelaere e destro alle stelle da buona posizione (18’). Prima e dopo è l’unico a dare l’impressione di non soffrire il palcoscenico, cercando anche di trovare spazio per essere protagonista.

Hien 5,5: la difesa balla tantissimo, lui è uno di quelli che prova a tenere botta, ma sul gol di Kvaratskhelia non va a contrasto, accettando di farsi schiacciare in area. Al 76′ rischia un retropassaggio che per poco porta al 4-0 (bravo Carnesecchi). Serata complicata.

Djimsiti 5: nell’uno contro uno, quando lo punta Kvaratskhelia, mostra una differenza davvero troppo grande per poter pensare di fare qualcosa. Non riesce a essere protagonista, ci mette tutto quello che ha ma non sembra bastare a questi livelli. (75’ Scalvini s.v.: entra a risultato compromesso, esce dopo 10 minuti per un problema all’adduttore destro. 85’ Ahanor s.v.).

Bellanova 5: prestazione negativa. È in costante affanno perché Barcola esce larghissimo e lo punta in continuazione, lasciandogli le briciole in tante occasioni. Davanti non trova mai lo spiraglio giusto, anche se arriva al cross in diverse circostanze. Chiude una gara da dimenticare con l’”assist” finale per Goncalo Ramos (passaggio arretrato sbagliato).

De Roon 5: questi ritmi, purtroppo, per lui sono troppo alti e contro la qualità del Psg c’è poco da fare. Nel primo tempo rischia il giallo in almeno un paio di occasioni, sulla rete del 3-0 di Nuno Mendes si fa saltare troppo facilmente e, anche se non molla nulla fino alla fine, pare davvero in costante difficoltà.

Musah 5,5: causa il rigore su Marquinhos e quasi non se ne accorge. In altre due o tre situazioni mette una pezza e la sensazione è che, contro avversari di livello un po’ inferiore, possa dare una mano importante alla causa. (75’ Brescianini s.v.).

Bernasconi 6: l’unico a salvarsi insieme a Kossounou. La mossa a sorpresa di Juric, per la prima volta titolare con la Dea dei grandi e all’esordio assoluto in Champions, non sfigura contro un colosso come Hakimi.

Pasalic 4,5: insieme a Maldini è uno dei più in difficoltà. Ok che Vitinha viaggia a una velocità doppia (di testa e di gambe), ma lui non riesce mai a essere efficace e perde troppi palloni semplici da gestire. Serataccia.

De Ketelaere 5: non riesce a ripetere la prova di domenica, un po’ perché davanti non c’è il Lecce e un po’ perché lui torna a non trovare quasi mai lo spiraglio giusto. Serata complicata che chiude anzitempo per un problema muscolare all’adduttore. (46’ Samardzic 4,5: sbaglia troppo, non crea pericoli e il suo secondo tempo è davvero poca cosa. Con queste prestazioni, difficile reclamare spazio).

Maldini 4,5: gioca dall’inizio ed è una sorpresa per tutti. Pronti, via e sbaglia un pallone che in quella zona di campo non va perso e infatti prendiamo gol. Poi per tutto il primo tempo è evanescente. E questo, purtroppo, non stupisce. Perché in una partita così difficile puntare ancora su di lui? Vero che nessuno vede gli allenamenti, ma le prestazioni durante le partite dovrebbero bastare… (46’ Krstovic 5,5: prova un paio di iniziative, ma le conclusioni non sono mai davvero pericolose. Anche se l’approccio è volenteroso e positivo, la prestazione non è sufficiente).

Juric 5: a parziale scusante c’è la forza dell’avversario, davvero troppo superiore per poterlo arginare. Sarebbe servita un’impresa storica. In questo momento, la sua Atalanta è davvero troppo lontana dal livello dell’avversario e fare di più era difficile. Detto questo, scelte come quella di Maldini dall’inizio e Djimsiti uno contro uno con Kvaratskhelia si sono rivelate sbagliate. Bravo, invece, a puntare su Bernasconi.