Il migliore è Pasalic. Bene Carnesecchi, Hien e Krstovic, Maldini e De Ketelaere rimandati
Il più bravo è il croato, che nel finale va anche vicino al gol del 2-1. Non convincono i due trequartisti, ma non sono i soli a poter fare di più

di Fabio Gennari (foto di atalanta.it)
Prova con qualche luce e tante ombre quella degli orobici sul campo del Parma. Bravo Pasalic, che poteva anche fare il 2-1 nel finale, ma altri elementi nerazzurri sono ancora lontani dalla loro versione migliore, vista in tante occasioni.
Carnesecchi 6,5: primo intervento, in tuffo, al 43’ sulla stoccata da fuori area di Bernabè. Al 57’ si oppone due volte in pochi secondi, prima a Oristanio e poi a Pellegrino. Bravo anche sul colpo di testa di Delprato, ma la palla finisce sui piedi di Cutrone che insacca.
Scalvini 5: gioca da braccetto di destra, dove incrocia spesso le traiettorie con Sorensen, e al riposo la sua gara è nella norma. Nella ripresa sbaglia invece alcune giocate semplici e al 68’ regala una punizione al Parma davvero ingenuamente. Non lascia la sensazione di grande sicurezza in difesa (88' Brescianini, s.v.).
Hien 6,5: fa a sportellate con Pellegrino fin dalle prime battute. Un bel duello vecchio stile che determina la possibilità del Parma di salire piuttosto che della Dea di rilanciare l’azione in avanti. Fino alla fine è sul pezzo, lì dietro è una certezza.
Djmsiti 6: preferito ancora a Kossounou, non ha quasi avversario, perché Almqvist parte molto da lontano. Ma quando il numero 11 spinge, lui lo controlla bene. Nel finale, con Cutrone e Oristanio, il Parma si fa vedere di più, ma lui tiene la barra dritta.
Bellanova 5,5: nella prima frazione è meno propositivo di Zalewski e di certo non lo aiuta la prestazione abbastanza fumosa di De Ketelaere. Un po’ nervoso in un paio di situazioni, anche se ci mette cuore e corsa non riesce a essere decisivo in avanti.
De Roon 6: bravo a rubar palla a Keita in occasione del palo di Scamacca, fino al riposo è l’unico che cerca di cambiare un po’ l’inerzia della sfida e anche nella ripresa piace per spirito e capacità di mettersi al servizio dei compagni.
Pasalic 7: il migliore dei bergamaschi e non solo per il gol. Deve fare il lavoro di Ederson, ma non ha la stessa propulsione, anche se è bravo a tenere la posizione. Arriva con una frazione di secondo in ritardo sull’appoggio di Krstovic nel finale: peccato, sarebbe stata doppietta.
Zalewski 6: bello spunto al 30’, quando scappa in bello stile e cerca al centro De Ketelaere, con Valenti che mette in angolo. Fino al 45’ è l’unico che ci prova e anche nella ripresa cerca di spingere. (65’ Zappacosta 6: esordio stagionale per lui in campionato, mezz’ora finale in cui cerca di dare una mano alla squadra).
De Ketelaere 5,5: nel primo tempo si vede pochissimo e quando prende palla sono più gli errori delle giocate interessanti. Un po’ meglio nella ripresa, con qualche iniziativa e quella bella palla profonda per Krstovic, ma da uno come lui ci si attende di più, molto di più.
Maldini 5: vale lo stesso ragionamento di De Ketelaere. Il suo primo tempo è praticamente nullo e anche quando entra dopo il riposo lo vedi più per quel bisticcio in mezzo al campo che per altre situazioni. Peccato, occasione persa. (65’ Kamaldeen 5,5: l’adattamento al calcio italiano non è semplice, bisogna dargli tempo. Però quel pallone di De Ketelaere in contropiede va calciato in porta, lui invece cerca il passaggio. Crescerà).
Scamacca 5,5: al 19’ sfrutta la palla recuperata da de Roon e prova il pallonetto su Suzuki, colpendo il palo interno a porta vuota. Qualche sponda venendo incontro gli riesce, ma in altre occasioni fatica a prendere posizione. Meno buona la sua prestazione rispetto a quella di domenica scorsa con il Pisa. (65’ Krstovic 6,5: cerca subito la deviazione in area su cross di Bellanova, ma la palla finisce sul fondo. Al 74’ ci prova ancora su lancio di Pasalic, ma il destro è centrale. Assist per Pasalic in occasione del vantaggio, altra bella giocata all’87’, quando in campo aperto appoggia ancora per Pasalic, ma il croato non riesce a fare gol).
Juric 5,5: serve tempo per vedere le sue idee, senza dubbio. Ma a Parma, nonostante il palo colpito e alcune occasioni importanti, la sensazione è stata quella di una formazione che va ancora molto piano e fatica a proporsi con pericolosità. Due punti in due gare contro Pisa e Parma sono pochini, serve accelerare.