I video del corteo dei tifosi dell'Atalanta per "trattenere" Gasp. Che però va alla Roma
Circa trecento sostenitori nerazzurri hanno risposto all'appello del gruppo "Tanto Tornano". Proprio in quei momenti, però, il tecnico ha accettato il triennale dei giallorossi. Presto l'addio a Bergamo
È stata (l'ennesima) giornata di attese e palpitazioni per il popolo atalantino. Ancora una volta, con il futuro di Gasperini in bilico. E proprio nei momenti in cui il destino del tecnico s'è fatto più chiaro e più giallorosso - è ormai fatta tra la Roma e lui -, a Bergamo circa trecento tifosi sono scesi in piazza per un ultimo, disperato tentativo di convincere lui e l'Atalanta a continuare insieme.
La manifestazione per trattenere Gasp
La manifestazione, annunciata nella mattinata di oggi (30 maggio) con un comunicato a firma del gruppo "Tanto Tornano" della Curva Nord, dava appuntamento alle 20 in piazza Matteotti, davanti a Palazzo Frizzoni. Il messaggio era molto chiaro: «Il binomio Gasperini-Società deve continuare per il bene dell'Atalanta e dei suoi tifosi, lo dicono questi 9 anni indimenticabili! (...) Questa sera ci troveremo per provare, idealmente, a prendere le mani di entrambi (Atalanta e Gasperini, ndr) e farle stringere in una stretta che ci porti verso nuovi e importanti traguardi».
E tra le 20 e le 20.30 la piazza nel cuore di Bergamo si è piano piano riempita. A quel punto, è partito un mini-corteo diretto in via Paglia alta, zona Coin, fuori dagli uffici Percassi. Un grande striscione apriva la marcia: «Gasperini deve restare... "Fate i bravi"», recitava, citando un po' il motto di Antonio Percassi.
Una volta lì, i tifosi hanno intonato cori per Gasperini, per Percassi, per l'Atalanta in generale e spiegato col megafono la volontà di provare a riunire le parti dopo una settimana che ha scavato in realtà un solco profondo.
Accordo raggiunto con la Roma
Destino ha voluto che proprio in quei momenti prendesse sempre più forma la certezza che il futuro del tecnico sarà lontano da Bergamo. A Roma, per la precisione. Gasperini, infatti, dopo aver incontrato la dirigenza giallorossa ieri a pranzo, è stato anche contattato dalla Juventus. Alla fine, però, ha deciso di mantenere la parola data al club capitolino e accettare l'offerta triennale messa sul piatto da Ranieri, il ds Ghisolfi e la proprietà dei Friedkin.
Il tutto - particolare non secondario - con un contratto ufficialmente ancora in essere con l'Atalanta. Al momento, infatti, l'accordo di Gasperini con i nerazzurri scade a giugno 2026. Come noto, una settimana fa la dirigenza atalantina aveva proposto al mister un prolungamento di un anno. Un'offerta che, però, non ha convinto Gasp, probabilmente perché non supportata da quelle certezze tecniche che lui chiedeva per poter alzare ulteriormente l'asticella delle ambizioni.
L'addio a Bergamo la prossima settimana (forse)
L'assenza di comunicazioni da parte di Gasperini negli ultimi giorni e il pranzo con i vertici romanisti non ha certo fatto piacere alla dirigenza atalantina, ma visti i nove anni passati insieme è probabile che alla fine la separazione sarà consensuale.
Un passaggio, quest'ultimo, importante dopo le "tensioni" di questi giorni. La situazione, infatti, ha un po' polarizzato la piazza bergamasca, tra tifosi che davano le colpe a Gasp e altri alla società. Tensioni culminate la notte tra il 29 e il 30 maggio con degli striscioni esposti all'esterno del Centro Bortolotti di Zingonia in cui veniva duramente criticato il co-chairman Stephen Pagliuca per la probabile separazione dal tecnico.