“Sarebbe servita maggiore qualità palla a terra contro una squadra fisica come la Roma. Resto comunque orgoglioso della squadra, che ha lottato fino alla fine, ma va fatto un grande complimento agli avversari. Hanno un giocatore straordinario come Soulé, godiamocelo qui in Italia”. Così il tecnico del Como, Cesc Fabregas, ha commentato a Sky Sport la sconfitta per 1-0 contro la Roma.
Il tecnico ha parlato anche delle condizioni dei suoi giocatori: “Nico Paz? Ha avuto tre giorni di febbre e lo abbiamo forzato a giocare perché non avevamo molte alternative, ma era importante provare a schierarlo”.
Sulla rete decisiva firmata da Wesley, nata da un contrasto tra Rensch e Addai, Fabregas ha spiegato: “Si è fatto male in quella stessa azione. Il 99,9% dei calciatori non si sarebbe fermato, quindi non posso biasimarlo”.
Non sono mancati commenti anche sulla recente polemica riguardante la convocazione di Diao con il Senegal: “Io sono un grande sostenitore delle nazionali, ma ho chiesto per favore di non portarlo via, considerando che era stato fuori a lungo e che il club sostiene il suo stipendio. Il Senegal, però, mi ha risposto che se non fosse partito, non avrebbe potuto partecipare al Mondiale. È stata una conversazione spiacevole”.
Nonostante il risultato negativo, Fabregas ha sottolineato l’orgoglio per l’impegno della squadra: “Abbiamo cercato di giocare con qualità e determinazione, ma contro squadre fisicamente forti come la Roma serve ancora più precisione e controllo palla. Ci prendiamo ciò che di buono abbiamo fatto e lavoreremo per migliorare nelle prossime partite”.
Il tecnico spagnolo ha poi concluso lodando la crescita del gruppo: “Sono orgoglioso dei miei ragazzi, stanno imparando tanto e sono sicuro che potranno crescere ancora molto. Alcune situazioni, come la gestione dei giocatori infortunati o le convocazioni internazionali, sono complicate, ma fanno parte del lavoro. L’importante è continuare a lavorare con umiltà e passione”.
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