Bergamo (BG)

Ci sono pareggi e pareggi. Se quello di Cremona era stato opaco, quello col Milan è brillante

Lookman è di nuovo l'uomo in più della Dea, al quinto segno "X" consecutivo, il settimo nelle prime nove giornate

Ci sono pareggi e pareggi. Se quello di Cremona era stato opaco, quello col Milan è brillante

di Xavier Jacobelli

L’uomo della notte di Bergamo è Ademola Lookman: segnando un gran gol al Milan, il primo dopo 169 giorni, e risultando il migliore in campo, il Pallone d’oro africano ha dato definitivamente un calcio all’estate tormentata e tormentosa che ha vissuto. Gli scroscianti applausi dei suoi tifosi hanno sottolineato il grande ritorno dell’Eroe di Dublino, calorosamente elogiato da Juric dopo la partita.

Lookman è di nuovo l’uomo in più della Dea, al quinto pareggio consecutivo, il settimo nelle prime nove giornate, che la vedono sempre unica squadra imbattuta del torneo. Però, ci sono pareggi e pareggi: opachi come quello cremonese, brillanti se modello gara con il Milan, passato in vantaggio quasi a freddo grazie al primo centro in campionato di Ricci, favorito dalla sfortunata deviazione Ederson che ha spiazzato Carnesecchi. Il quale, nell’arco della partita, non ha dovuto compiere nessuna parata di rilievo.

Maignan, invece, si è confermato il campione qual è, negando con un guizzo felino all’infaticabile Zappacosta la soddisfazione che avrebbe meritato. Aggiungete l’enorme occasione sprecata nel primo tempo da Ahanor, che tuttavia, ancora una volta ha mostrato la disinvoltura del veterano anche se ha solo 17 anni. Molto bene anche Brescianini, entrato a freddo al posto dell’infortunato de Roon, e Bernasconi, sempre più calato nella parte.

Paradossalmente, il Milan ha giocato meglio nella ripresa senza Leao e Gimenez, l’uno e l’altro non pervenuti. Il portoghese è stato addirittura sostituito nell’intervallo da Nkunku, che poco ha combinato; il messicano, a secco da 626′ che diventano 647′ comprendendo la coda dell’ultimo torneo, è stato rimpiazzato dopo un’ora da Loftus-Cheek. L’ingresso dell’inglese ha fatto bene ai rossoneri, anche se Allegri continua a pagare un pedaggio pesante alle assenza di Pulisic e Rabiot e, dopo il 2-2 con il Pisa, ha infilato il secondo pareggio consecutivo.

I numeri dell’incontro di Bergamo parlano a favore dell’Atalanta: 56 per cento di possesso palla, 17 tiri a 6, tiri in porta 3 a 1, angoli 9 a 4, tiri dall’area di rigore 11 a 4, tiri da fuori area 6 a 2. «Lottare come 11 Kolasinac», recitava lo striscione in Curva Morosini per salutare il Leone Bosniaco, di nuovo fra i convocati a sei mesi e mezzo di distanza dalla rottura del crociato. Un grande rinforzo in più per Juric, mentre, per il suo attacco, Max confida nel ritorno di Capitan America. Sperando che Leao non ricominci ad andare sulle montagne russe.