Trezzo sull'Adda (MI)

Campani, 100 presenze con la Tritium: “Farlo con la squadra della mia città è qualcosa di meraviglioso”

Traguardo prestigioso per il difensore classe 2003, cresciuto nel settore giovanile biancazzurro

Campani, 100 presenze con la Tritium: “Farlo con la squadra della mia città è qualcosa di meraviglioso”

Raggiungere le 100 presenze non è un qualcosa che capita a tutti. Farlo con la squadra della propria città, nel club in cui si è cresciti, ancora meno. Filippo Campani è riuscito a fare tutto questo: difensore, classe 2003, nonostante la giovanissima età è ormai una colonna della formazione di Serafini e un simbolo biancazzurro.

Trezzese doc

Contro l’Accademia Pavese hai tagliato il traguardo delle 100 presenze con la maglia della Tritium.
Sicuramente un buon numero! Un gran riconoscimento per me che sono di Trezzo e che sono alla Tritium da tutta la vita. Avere l’opportunità di fare qui il settore giovanile, salire in Prima Squadra e raggiungere un traguardo del genere non è una cosa da tutti. Una grandissima emozione“.

Cosa significa, per uno come te cresciuto con i colori biancazzurri addosso, indossare questa maglia?
Poter raggiungere questo traguardo, con la maglia della squadra della mia città, con la gente che viene allo stadio e che magari incontri anche per strada, è qualcosa di meraviglioso“.

Cosa ricordi del giorno dell’esordio? Quanto ti senti cambiato dopo altre 99 partite?
Feci il mio esordio in Prima Squadra in Serie D, in una stagione in cui ero con la Juniores che stava facendo benissimo. Non me lo aspettavo, ricordo che mi arrivò una telefonata dal mio allenatore mentre ero a scuola, ho risposto a quella chiamata al volo! Il giorno dopo sono andato ad allenarmi, poi siamo partiti per andare a giocare a Forte dei Marmi, contro il Real Forte Cerqueta. Dal nulla mi sono ritrovato catapultato in Prima Squadra, in una categoria importante, per fare una partita fuori casa: sono entrato a gara in corso e devo dire che sono andato anche abbastanza bene. Mi sono sentito super orgoglioso del percorso fatto, ero emozionato. Avevamo anche vinto! Oggi mi sento sicuramente più maturo, sento di aver imparato molto dai miei compagni e dagli allenatori, tutti mi hanno lasciato qualcosa“.

Sei ancora giovanissimo, ma alle spalle hai già diverse esperienze importanti: senti di avere delle responsabilità all’interno dello spogliatoio?
Assolutamente sì, mi sento parte importante della squadra, sta anche a me aiutare in certe situazioni. Mi sento molto “dentro” al gruppo, posso fare da collante tra i più giovani e gli esperti: essendo qui da tanto tempo so com’è l’ambiente, so come funziona. Quest’anno mi stanno anche facendo il cassiere!“.

Il servizio completo nell’edizione della Gazzetta dell’Adda in edicola e nell’edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 1 novembre 2025.