Camminata Nerazzurra, in oltre 15 mila per l'onda atalantina che ha abbracciato Bergamo
C'era tantissima gente ieri (1 giugno), ma soprattutto c'era la voglia di stare insieme per le strade della città nel nome della Dea
di Fabio Gennari
Più o meno all'altezza della funicolare, un papà ha detto alla figlia: «Amore, scendi e cammini un po'?». La risposta, nell'innocenza degli occhi di chi a 5 anni ha una voglia matta di scoprire il mondo, è piena di significato: «Papà, dopo. Adesso guardo tutti gli atalantini da qui».
La Camminata Nerazzurra, giunta alla 16ª edizione, si è tenuta ieri (domenica 1 giugno) ed è anche e soprattutto in questi dettagli. Perché il serpentone che ogni volta parte dal Sentierone, sale verso Città Alta e poi torna alla base passando da via Tasso, lo conoscono tutti. Ma lì dentro è speciale. Molto speciale.
Antonio Percassi, invece che dal palco, ha scelto di salutare la sua gente dal punto ristoro in zona Valverde, vicino a casa. Foto, autografi e strette di mano non alla partenza, ma in mezzo ai tifosi che hanno scelto di camminare per le strade della città dell'Atalanta con la maglia firmata da Marten de Roon. Gli sguardi dei bambini, così come quelli degli adulti, delle mamme e dei papà, dei nonni e delle nonne, di tifosi di ieri in solitaria ("La minoranza è ovunque") e gruppi di Amici (ben 29), che sono stati premiati all'arrivo.
«Siamo molto felici - ha dichiarato Marino Lazzarini, presidente del Centro Coordinamento Club Amici Atalanta - dell’affetto che i bergamaschi dimostrano ogni anno partecipando alla Camminata Nerazzurra. Un’edizione molto partecipata (superati i quindicimila partecipanti per questa edizione, ndr) e gli apprezzamenti che riceviamo in termini di iscrizioni come sempre ci motivano e ci spingono a lavorare per riproporre anche il prossimo anno questo attesissimo appuntamento».
Tutto giusto, tutto bello, parole importanti come il ringraziamento ai 200 volontari e la sottolineatura che la beneficenza di questi anni ha raggiunto quota 600 mila euro.
Quello che però conta di più nel racconto della Camminata Nerazzurra è la gente. La voglia della gente. La partecipazione della gente. Scorrendo l'edizione speciale di Nerazzurro, giornalino che di solito viene distribuito allo stadio, si vedono le stesse immagini in tutte le volte che questa straordinaria manifestazione ha preso vita. Con la Dea in Champions ma anche semplicemente salva in Serie A. Perché non contano i risultati e la categoria, la gente dell'Atalanta c'è sempre.
«Papà, dopo. Adesso guardo tutti gli atalantini da qui» non è solo nel cuore e nella mente di quella bimba di 5 anni vista alla partenza.