Al Liceo Fogazzaro di Vicenza (nella foto di copertina), la dirigente Maria Rosa Puleo, ha sospeso l’assemblea indetta dagli studenti, per la parte dedicata ai “Racconti dai territori” (quelli della Palestina), per mancato rispetto delle indicazioni del Ministero sul pluralismo.

Tra le proteste della Cgil, dei Giovani Democratici e di AVS per voce del neo consigliere Regionale Carlo Cunegato, per i quali non di rispetto delle parti si tratterebbe ma, piuttosto, di censura preventiva, è stata indetta una contro manifestazione fuori dall’Istituto per contestare quello che viene considerato un precedente pericoloso.

Pericoloso però, come consentire una manifestazione senza contraddittorio, protesta la controparte di destra la cui prima portavoce è Giulia Gennaro, Dirigente provinciale di Fratelli d’Italia.
La questione
La disposizione della dirigente, Maria Rosa Puleo, di sospendere la parte di assemblea del 22 e 23 dicembre 2025, dedicata ai “Racconti dai territori”, non poteva rimanere confinata tra le quattro mura scolastiche ed, infatti, si è trasformata in divisiva questione politica.
Se la circolare scolastica sottolinea come la scelta dei relatori dovesse garantire il confronto tra posizioni diverse, rinviando l’appuntamento a quando ciò sarà possibile, gli organizzatori dai social si difendono chiedendo:
“Si sarebbero mai potute ospitare – per garantire il contraddittorio – parti favorevoli al genocidio?”.
Le reazioni
A Giulia Gennaro, dirigente provinciale di Fratelli d’Italia, che plaude alla decisione della dirigente scolastica in considerazione del fatto che la scuola non deve dare spazio a narrazioni unilaterali ma deve essere libera e pluralista, i Giovani Democratici di Vicenza rispondono che non sarebbe questo il modo di tutelare il pluralismo, perché così lo si soffocherebbe, come potrebbe capitare anche in futuro con una rigida applicazione delle disposizioni Ministeriali.
La nota giuntaci dalla Cgil
Titolando che lo sterminio dei palestinesi è un fatto e non una opinione da tribuna politica, il segretario generale della Cgil di Vicenza, Giancarlo Puggioni e del segretario generale della FLC Cgil, Giuseppe Marotta, si buttano capofitto nell’agone politico, piuttosto che no e dicono che a garantire il pluralismo (perché è di questo che si tratta) sarebbe bastata la partecipazione di “un attivista della Global Sumud Flottilla, di un giovane gazawo e di un volontario che è stato in Cisgiordania“.
Ribadiscono dalla Cgil: “La scuola deve restare un luogo pubblico di democrazia, confronto e approfondimento! Riteniamo molto grave questa ennesima ingerenza politica perché mina l’autonomia scolastica e il diritto degli studenti ad approfondire tematiche di loro interesse e a sviluppare percorsi di crescita nell’ambito delle prerogative spettanti alle assemblee studentesche.
Il livello di pressione e condizionamento politico nelle scuole è inaccettabile e pericoloso, la scuola pubblica deve restare libera e autonoma dai partiti e dai governi.
Oggi quest’autonomia è sempre più sotto attacco.
Questa mancanza di libertà è grave e ci batteremo al fianco di studenti, studentesse e insegnanti che tutti i giorni lottano per preservare questo spazio di democrazia.
Il programma delle iniziative promosse dagli studenti del Fogazzaro è un’occasione straordinaria di formazione, un momento di accrescimento personale e collettivo attraverso cui arrivare ad una lettura critica e ragionata rispetto a uno dei drammi contemporanei più efferati a cui stiamo assistendo come genere umano, un nuovo genocidio, quello del popolo palestinese, per il quale la responsabilità politica del governo israeliano di Netanyahu è accertata dalla Corte Penale Internazionale e dall’ONU. Non serve, quindi, alcun contraddittorio per parlare di questa guerra e dello sterminio del popolo palestinese visto che non si tratta di opinioni, ma di fatti accertati dalla giurisprudenza internazionale”.
Offre la spalla Carlo Cunegato
Il neo consigliere regionale di AVS, Carlo Cunegato, il suo collega e consigliere comunale, Mattia Pilan, e l’assessore alla politiche giovanili del Comune di Vicenza, Leonardo Nicolai, condannano la censura che la scuola avrebbe attuato annullando il tema della Palestina dall’ordine del giorno dell’assemblea studentesca, ed avvertono, dalla pagina FB di Cunegato, che così si scivolerebbe verso l’intimidazione ed il bavaglio delle controparti.
Chiaramente schierandosi contro Giulia Gennaro, essi dicono che: “Fratelli d’Italia sta cercando di cambiare la scuola per cambiare così le coscienze. Prima l’assurdità di una legge che limita l’educazione sessuale a scuola. Poi la circolare di Valditara che con un riferimento improprio al pluralismo cerca di limitare la libertà di espressione. Come si fa a parlare di contraddittorio per una assemblea che raccontava il genocidio in Palestina? Bisognava trovare qualcuno a favore del genocidio? E’ accaduto ciò che temevamo e che abbiamo già denunciato. A seguito delle forti pressioni di Fratelli d’Italia, la Dirigente del Liceo Fogazzaro ha emanato una circolare in cui, testualmente, stabilisce che nell’assemblea organizzata dagli studenti “non si terrà la parte indicata come “Racconti dai territori”, in ossequio a Circolari del Ministero dell’Istruzione. […] Tutto questo in nome di un presunto pluralismo che dovrebbe vedere allo stesso tavolo testimoni di un genocidio e carnefici. Una vergogna. […] Questa destra è pericolosa perché riesce a piegare con la furbizia la realtà ai suoi dettami. E con questa scusa limita la libertà delle persone. Esprimiamo con forza il nostro sostegno e la nostra stima alle ragazze e ragazzi del Liceo Fogazzaro, e condanniamo con la stessa determinazione le ingerenze di Fratelli d’Italia”.

Ribadisce Giulia Gennaro
Giulia Gennaro, dirigente provinciale di FdI, dal canto suo non accetta che si parli di pluralismo nel senso che si debba dare spazio a tanti delle stessa parte e si schiera contro quanti da anni creano un clima di conformismo ideologico delegittimando sistematicamente e mettendo a tacere gli studenti che non si riconoscono nelle posizioni della sinistra.
La Gennaro, difendendo le decisioni dell’Istituto sulla questione, ha confermato: “Il pluralismo non può essere un principio a senso unico, da invocare solo quando coincide con la propria agenda politica. Non significa imporre una narrazione ideologica spacciandola per verità morale, né trasformare la scuola in un luogo di militanza. La scuola deve essere uno spazio di confronto reale, non un recinto chiuso dove alcune idee sono ammesse e altre automaticamente sospette.
Chi oggi grida alla censura dovrebbe avere l’onestà di spiegare perché, per anni, il dissenso studentesco non conforme è stato tollerato solo a condizione che restasse invisibile. Dov’era questa difesa del pluralismo quando studenti con idee diverse venivano esclusi, isolati o ridicolizzati? Dov’era l’indignazione quando il pensiero non allineato veniva considerato un problema da contenere?
Ai ragazzi e alle ragazze deve essere garantita libertà di espressione senza discriminazioni ideologiche. A tutti, non solo a chi ripete le tesi gradite a una parte politica. Questo è il vero significato di democrazia. Il resto è propaganda.
Continueremo a difendere una scuola realmente libera, pluralista e democratica, dove nessuno venga messo a tacere per le proprie idee. Perché la censura più pericolosa è quella che si traveste da superiorità morale”.

I commentatori sui social
- I contro: “Che desolazione. Un fatto gravissimo e inammissibile. Piena e totale solidarietà ai coraggiosi studenti del liceo Fogazzaro, ai loro docenti e anche alla dirigente che si è dovuta arrendere all’ingerenza pretestuosa di chi non ha neppure idea di cosa sia un’assemblea studentesca. Nei miei oltre trent’anni di insegnamento nei licei vicentini non ho mai visto una cosa del genere. Sono allibita e molto triste e preoccupata per il futuro della scuola e di tutto il paese” (M.Z.)
- I pro: “Ma che cavolo dici? Hanno fatto benissimo. Giù le mani dai nostri ragazzi: non c’è alcun genocidio e non tollero che nella scuola dei miei figli si diffondano queste stupidate, ancor peggio senza contraddittorio. Bisogna finirla con questo antisemitismo latente, venduto per finto antisionismo, La peggiore sinistra della storia d’Italia siete. La vergogna del Paese” (S.D.)