Il gruppo consiliare Lavagna Insieme interviene a seguito della comunicazione del sindaco Gian Alberto Mangiante relativa alla nomina di un nuovo assessore e alla redistribuzione di alcune deleghe in Giunta.
«Innanzitutto – si legge nella nota firmata dal gruppo guidato da Claudio Lapetina (nella foto) – esprimiamo un sincero augurio alla neo assessore Egle Deferrari Rolleri, affinché possa svolgere con competenza e sensibilità il compito importante e delicato che le è stato attribuito. Le preannunciamo la nostra collaborazione sia con proposte costruttive, sia con il doveroso controllo di tutta l’azione amministrativa affinché l’interesse pubblico sia sempre salvaguardato».
Il gruppo di minoranza auspica inoltre che
«venga avviato al più presto il percorso per la predisposizione del PUC (Piano Urbanistico Comunale), aperto alla partecipazione non solo dei consiglieri ma anche di cittadini, associazioni e operatori economici».
Le critiche di Lavagna Insieme
Toni decisamente più critici, invece, sulle modifiche alle deleghe comunicate durante il consiglio:
«Siamo esterrefatti dal balletto di deleghe comunicato senza fornire alcuna motivazione – scrivono da Lavagna Insieme –. Ci domandiamo, ad esempio, perché l’assessore Oneto non prosegua più il lavoro sulla viabilità: è forse per un mancato raggiungimento degli obiettivi programmatici? Perché è stata riassegnata la delega alla pubblica istruzione? E ancora: perché il sindaco, notoriamente molto impegnato sulle scelte strategiche, ritiene di non assegnare a nessun assessore, o coinvolgere uno o più consiglieri delegati, la materia dei Servizi Sociali, che richiede attenzione costante e disponibilità ad affrontare le tante emergenze della comunità lavagnese?».
Il gruppo fa inoltre sapere che in consiglio
«è stato negato ogni intervento volto a chiarire se siano stati confermati gli altri incarichi attribuiti nel 2024».
Infine, Lavagna Insieme ha espresso voto contrario alle variazioni di bilancio presentate:
«Evidenziano da un lato scarsa capacità progettuale e di programmazione e dall’altro un’impostazione che svaluta l’azione e il ruolo del Consiglio comunale, unico organo rappresentativo dell’intero corpo elettorale».