Seregno (MB)

Tommasi segretario di Forza Italia

Sabato il congresso cittadino che ha premiato sul filo di lana (51-45 voti) il commissario uscente contro Claudio Busnelli

Tommasi segretario di Forza Italia
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Luca Tommasi è il nuovo segretario comunale di Forza Italia. Elezione al fotofinish, dopo la conta delle schede con un vantaggio minimo sull’altro candidato, Claudio Busnelli.

Tommasi segretario di Forza Italia

51-45 l’esito del voto al termine di tre ore di consultazioni fra i tesserati (156 in totale), considerando però che il voto di Tommasi, in qualità di consigliere comunale, valeva cinque.

Il congresso di sabato scorso in sala Gandini a Seregno ha confermato la evidente frattura del partito locale, non senza momenti di tensione fra i due aspiranti segretari e le relative correnti. Anche negli interventi che hanno preceduto il voto non sono mancati i toni polemici e qualche affondo al veleno.

Direttivo

Il nuovo direttivo - oltre ai contendenti - è composto da 13 nomi della lista Tommasi e 10 della lista Busnelli. Nella prima Chiara Novara, Vittorio Armenio, Gianmario Alioli, Marco Riva, Orietta Blasi, Giovanni Viganò, Elvio De Nova, Ennio Dolce, Giovanni Spreafico, Claudio Graziani, Giuliana Spreafico, Riccardo Tommasi e Bianca Viganò; nella seconda Marco Sala, Tiziano Mariani, Catia Muccari, Mariagrazia Rossi, Marco Cajani, Tiziano Dell’Orto, Paola Bianchi, Paola Catanese, Nicolò Paladino e Mara Dell’Orto. Lavorare insieme, con simili premesse, non sarà agevole.

«Far venire a votare le persone è sempre difficile e ha pesato l’astensione - il commento a caldo di Tommasi - Non avevo bisogno di candidarmi, ma l’ho fatto quando ho visto nei miei confronti un attacco personale e per proteggere una storia. Avevo proposto il nome di Alioli come candidato unitario, ma non è stato accettato. Per me non cambia nulla, sto lavorando seriamente in Consiglio. E continuo a credere che il sindaco sia un avversario, non un nemico». Dopo le tensioni il neo segretario, che in un messaggio ha ricevuto i complimenti dell’europarlamentare Letizia Moratti, ha ribadito che «chi vuole stare in Forza Italia per il bene del partito è ben accetto, nessuna esclusione».

«Vedremo cosa propongono e se vogliono fare un giocattolo per pochi», le prime parole di Busnelli a un soffio dal successo, critico anche il vice coordinatore regionale Mariani: «Così si allontana tanta gente da Forza Italia».

Al congresso hanno presenziato tanti volti noti del partito, fra cui l’assessore regionale Gianluca Comazzi che ha invitato a «prepararsi al meglio alle elezioni per tornare a essere competitivi» e il capogruppo in Consiglio regionale, Fabrizio Figini, che non ha escluso in città «un voto anticipato e dobbiamo dare risposte al territorio. Giuste le dinamiche interne, ma bisogna rispettare le gerarchie».

Il segretario provinciale, Luca Veggian, ha evidenziato nel congresso seregnese «un esercizio di democrazia, senza nomi calati dall’alto o nominati, ma non deve indebolire bensì rafforzare il partito. E bisogna rispettare la linea del partito, non contrastarla».

Una risposta indiretta all’onorevole Fabrizio Sala, che ha espresso il dissenso con alcune scelte del partito e con il coordinatore regionale Alessandro Sorte.

«Per essere un partito ci vuole un dibattito politico e bisogna intercettare quello che dice la base, senza più scelte dall’alto. Lanciamo una linea programmatica diversa», le parole del deputato brianzolo, che sosteneva la candidatura di Busnelli. In tema di infrastrutture «che bello se la metropolitana da Monza fosse prolungata fino a Seregno», aggiungendo che «in politica su alcune scelte programmatiche è importante l’unità».

Prima del voto scintille fra i candidati:

«Bisogna rilanciare il partito, non può essere al 4 per cento, può prendere il 15. Se vinco farò una chat con tutti i nomi di FI, non butterò fuori nessuno come è successo a me. Se abbiamo un consigliere comunale è grazie ai miei voti», l’affondo di Busnelli (segretario della lista civica Amare Seregno, con FI alle ultime elezioni amministrative), che ha richiamato la necessità di aprire una sede in centro città «per ascoltare le persone e le loro problematiche. E occorre rilanciare i quartieri».

«In tutte le città dove FI era in opposizione ha avuto percentuali basse: non bisogna appropriarsi dei voti e non ho visto il tuo tocco salvifico né in Amare Seregno, né in FdI e neanche con noi», la replica piccata di Tommasi rivolto allo sfidante, con riferimento alle precedenti candidature.

«Qualcuno ha avuto in mano l’elenco degli iscritti, ma non bisogna contattare le persone controvoglia», l’ultimo affondo verso la controparte.
Prima del congresso, i vertici provinciali avevano fatto un ultimo tentativo per evitare lo «scontro» interno, ma l’ex consigliera comunale Chiara Novara non ha accettato la proposta di essere il candidato unico di sintesi fra le due fazioni (con il dispiacere di Mariani). «Si è confermata la Forza Italia della prima ora, che rivendica la propria identità di sempre», il commento di Novara al crepuscolo di una giornata decisamente movimentata.