Rossi: “Dal territorio indicazioni importanti per il nuovo Piano socio-sanitario. Mi farò carico di presentare emendamenti specifici”

L'intervento del consigliere regionale piemontese Domenico Rossi

Rossi: “Dal territorio indicazioni importanti per il nuovo Piano socio-sanitario. Mi farò carico di presentare emendamenti specifici”

«Le osservazioni emerse rappresentano un patrimonio prezioso che la Regione deve ascoltare e tradurre in scelte concrete». Lo ha dichiarato il Consigliere regionale Domenico Rossi a margine delle audizioni della Commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte dedicate al nuovo Piano socio-sanitario tenutesi oggi a Novara.

Comunicato stampa

«Bene ha fatto il sindaco di Novara Alessandro Canelli a tornare sul tema dell’equa distribuzione delle risorse e in particolare del superamento del criterio della spesa storica nella ripartizione del Fondo sanitario regionale. Negli anni ho cercato di far passare questa priorità in Regione attraverso la presentazione di diversi ordini del giorno e presenterò un emendamento specifico al piano» afferma Rossi ricordando il suo impegno nel corso delle ultime legislature per «ridefinire le modalità di distribuzione. Occorre pensare ad una modello che preveda una quota capitaria pesata sui bisogni di salute reali, in grado di considerare estensione territoriale, presenza di aree disagiate, età media della popolazione, specificità epidemiologiche e progetti innovativi. Per Novara si tratta di una penalizzazione che cuba circa 50 milioni all’anno, con cui potremmo erogare diversi servizi» spiega Rossi.

«Inevitabile affrontare il tema delle strutture ospedaliere considerata anche la prospettiva della realizzazione della nuova Città della salute e della Scienza di Novara» dichiara il Consigliere novarese che su questi aspetti si è confrontato con i direttori generali di Asl e Aou. «Sull’ospedale di Galliate – prosegue – non possiamo permetterci che sia un’operazione lasciata solo in mano alle direzioni, pur autorevoli. Serve il coinvolgimento dei sindaci, la definizione dei servizi ospedalieri esistenti da tutelare e quelli nuovi da inserire per potenziare il territorio».
Altra struttura ospedaliera presa in analisi nel corso dell’audizione quella di Borgomanero «È importante valutare gli impatti che ci saranno quando sarà definita la rete ospedaliera del VCO. Se dovesse essere ridimensionato il Castelli, infatti, molti utenti potrebbero rivolgersi all’ospedale dell’alto novarese» spiega Rossi.
«Sul Maggiore di Novara ho posto nuovamente la questione dell’esodo del personale e della scarsa attrattività legata al carico di lavoro e alle differenze di retribuzione tra AOU e ASL» sottolinea Rossi.

«Ho anche richiamato il tema della presa in carico socio-sanitaria chiedendo se si sta lavorando al modello delle equipe che dovranno lavorare nelle case di Comunità, ancora di più, dopo l’intervento di ANCI e degli enti gestori, che anche oggi ha ribadito come, al momento, non ci sia una vera integrazione» prosegue il consigliere novarese. “A proposito di territorialità e prossimità dei servizi di base va sottolineato – aggiunge – che l’ordine dei farmacisti ha richiamato l’assenza nel nuovo piano di riferimenti precisi alle farmacie che, invece, hanno un ruolo strategico sia per una programmazione capillare sia per favorire l’aderenza alla terapia”.

«Il messaggio arrivato oggi dal territorio è chiaro: servono certezze, programmazione e scelte coraggiose. Professionisti e amministratori sono pronti a fare la loro parte, ora la Regione deve assumersi la responsabilità di dare risposte all’altezza delle aspettative» conclude Rossi.