Imperia (IM)

Rifondazione Comunista contro la riforma della sanità ligure

"Centralizzare le Asl senza risolvere le carenze di organico è una follia"

Rifondazione Comunista contro la riforma della sanità ligure

Intorno alla riforma della sanità ligure, voluta dalla Giunta del governatore Marco Bucci, infiamma il dibattito. In particolare relativamente a quanto denuncia Rifondazione Comunista per il blocco delle assunzioni.

 

Rifondazione Comunista contro la riforma della sanità ligure

L’annunciato blocco delle assunzioni, per il partito,  significa ignorare quanto sia in sofferenza il personale medico ospedaliero e di Medicina generale

«E’ assurdo parlare di centralizzare le ASL – scrivono il segretario regionale Jacopo Ricciardi e il responsabile sanità Mariano Miji –  senza avere risolto i problemi che affliggono la sanità regionale tra cui la carenza di medici di Medicina generale in molte zone specie quelle lontane dalla costa,  la carenza di medici ospedalieri e il ricorso a medici a gettone o di cooperativa per la copertura di turni ( con conseguente aggravio di costi ), le lunghe liste di attesa per esami e visite specialistiche o per interventi chirurgici in elezione che l’amministrazione Bucci pensa di risolvere comprando pacchetti di prestazioni da Centri privati accreditati».

 

Sono diversi i punti critici, secondo Rifondazione. A cominciare dall’obsoleto sistema informatico della sanità ligure che non consente di risalire all’anamnesi di un paziente di una Asl limitrofa. In più, a complicare il quadro ci sarebbero le carenze di organico che andrebbero a minare il percorso di presa in carico dei pazienti per le nuove Case di Comunità, volute dal PNRR che, a macchia di leopardo sorgono sul territorio ligure.

 

«Purtroppo la realtà sul campo è molto diversa – continuano  riguardo alla volontà di razionalizzare le aziende sanitarie centralizzandole –  se pensiamo al taglio dei posti letto sia per pazienti acuti che per pazienti da riabilitare , alla grave difficoltà in cui versa la sanità territoriale , alla sempre più insufficiente prevenzione per patologie tumorali, metaboliche, cardiovascolari.Se la centralizzazione del servizio di prenotazione CUP invia un paziente di Ventimiglia per una visita o un esame specialistico a Cairo Montenotte , non credo sia un buon esempio».

 

«Nessuno – ancora Ricciardi e Miji – discute sulla bontà e necessità di centralizzare , uniformare alcune pratiche di tipo amministrativo-burocratico che già sono in essere ma cosa ben diversa sono i servizi sanitari e i relativi ospedali . I famosi accorpamenti , esempio la Chirurgia Vascolare di S.Corona ( Pietra Ligure ), non riesce a soddisfare le richieste di entrambe le ASL ma questo sempre per carenza del personale. Il paventato blocco assunzioni e quindi il mancato rinnovamento di contratti peggiorerà la situazione e allontanerà molti medici dalla nostra Regione».

 

 

«Rifondazione Comunista – concludono – respinge tale riforma che mira a tagliare servizi con la scusa di razionalizzare. E’ fondamentale investire sulla sanità territoriale , sulla formazione , sulla riabilitazione, sulla prevenzione , su una sempre più stretta collaborazione tra medici ospedalieri e del territorio affinché ogni cittadino che abiti sulla costa o nelle vallate sia preso in carico per quanto riguarda le sue patologie acute e croniche al fine di evitare accessi inutili ai Pronto Soccorso oppure lunghe ospedalizzazioni ».