Roma (RM)

Regione, la Commissione Sviluppo economico bloccata: Tiero non si dimette e aspetta il Riesame

Il presidente Francesco Rocca ha ribadito che non c'è un coinvolgimento diretto della Regione nell'inchiesta

Regione, la Commissione Sviluppo economico bloccata: Tiero non si dimette e aspetta il Riesame

La commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio non si riunisce dal 9 ottobre scorso. Di fatto è bloccata, poiché il suo presidente, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Enrico Tiero, da sabato 18 ottobre si trova agli arresti domiciliari, accusato di corruzione nell’ambito di un’inchiesta a Latina. Tiero, che al momento non sembra intenzionato a dimettersi dalla commissione, resta formalmente titolare anche del seggio in Aula, fino a quando, con apposito decreto del governo, non scatterà ufficialmente la sua sospensione dal Consiglio regionale, con la surroga temporanea in tutte le sue funzioni istituzionali. Per questo atto, l’iter potrebbe durare anche più di un mese. Non è nemmeno escluso, però, che il consigliere possa almeno lasciare la carica di presidente dopo l’udienza di riesame, che si dovrebbe tenere la prossima settimana: le dimissioni, in caso, devono essere assunte al protocollo dell’ente e, quindi, immediatamente efficaci.

Nel frattempo l’attività della commissione si trova in una fase di stallo, gestita dai vicepresidenti, Daniela Maura di Fratelli d’Italia e Marietta Tidei di Italia Viva: l’organo, senza Tiero, è composto da 5 membri della maggioranza e 4 dell’opposizione. La durata della misura cautelare, soprattutto se confermata dal Tribunale del riesame, potrebbe incidere significativamente sui tempi della surroga. La maggioranza che sostiene il presidente Francesco Rocca, infatti, dovrà affrontare la questione della presidenza. A subentrare in questo incarico, ad interim, sarà il vicepresidente e vicecapogruppo di FdI, Maura che, stando alle indiscrezioni, dovrebbe mantenere la carica anche dopo il rimpasto delle presidenze di commissione di metà mandato, come previsto dalla Statuto regionale. Ma non si esclude l’ipotesi che, dal rimescolamento, la presidenza possa andare, per una questione di territorialità, al consigliere regionale, Vittorio Sambucci.

Il seggio di Tiero, invece, sarà preso in surroga dalla prima dei non eletti della lista di Fratelli d’Italia nella circoscrizione della provincia pontina. Si tratta di Emanuela Zappone che, però, potrebbe anche non accettare il ruolo, in quanto, attualmente, guida l’ente Parco Nazionale del Circeo. Secondo fonti di partito, però, Zampone avrebbe sciolto la riserva e sarebbe pronta a sedere tra i banchi dell’Aula della Pisana, mantenendo anche la guida del Parco, in quanto le due cariche non sarebbero incompatibili. La “supplente” eserciterà le funzioni fino alla cessazione della sospensione del consigliere titolare. Nel caso la Zappone non dovesse, invece, accettare l’incarico, toccherebbe al secondo dei non eletti prendere il posto di Tiero: è Vincenzo Fedele, coordinatore di FdI a Minturno. Tuttavia, per Tiero, la sospensione ufficiale partirà solo con l’apposito decreto del governo e durerà fino a quando il giudice non riterrà che le esigenze cautelari non richiedano più la misura dagli arresti domiciliari.