Parco a Ramelli, un consigliere di FI sta con le opposizioni

Mercoledì sera si è scatenato l’inferno durante la discussione sulla mozione in merito al ricordo delle vittime della violenza politica e all’individuazione di un luogo della memoria a Cassano d'Adda.

Pasciuti (FI) contro la maggioranza

Il tema era la scelta dell'Amministrazione di intitolare il giardino della biblioteca a Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, ucciso nel 1975 da un gruppo di di Avanguardia operaia.

Una decisione che aveva sollevato critiche e manifestazioni (come un flash mob di protesta) ancor prima della cerimonia.

Mercoledì sera si è scatenato l’inferno durante la discussione sulla mozione in merito al ricordo delle vittime della violenza politica e all’individuazione di un luogo della memoria. Documento collegato all’intitolazione avvenuta domenica che chiedeva alla Giunta di ritornare sui propri passi e intitolare il luogo a tutte le vittime di violenza e odio politico.

A prendere le distanze dalla propria maggioranza è stato Stefano Pasciuti:

Faccio parte di Forza Italia, ma voterò in discontinuità con il mio partito. L’unico lato positivo dell’intitolazione è aver fatto conoscere la figura di Ramelli. Sarei potuto uscire dall’aula o astenermi, ma sarebbe stata una scelta di ignavia. Voglio invece prendere un posizione forte e pubblicamente

ha spiegato.

Toni accesi

Durante la discussioni gli animi si sono scaldati e il presidente del Consiglio, rivolgendosi al pubblico, ha minacciato di chiamare le Forze dell'ordine.

Anche tra i consiglieri il confronto è stato acceso e non sono mancate le reazioni di fronte ad alcuni commenti relativi alla cittadinanza revocata a Benito Mussolini e l'intitolazione di un parco e di una piazzetta a due storici personaggi cassanesi.

Tutti i dettagli e le foto sul numero della Gazzetta dell'Adda in edicola e online da domani, sabato 19 aprile 2025.