Niente apparentamento tra Paola Colombo e Danilo Radaelli
A Cernusco sul Naviglio domenica 8 e lunedì 9 giugno si dovrà scegliere tra centrodestra (Claudio Mereghetti) e centrosinistra (Colombo)

Non ci sarà alcun apparentamento, come previsto. A Cernusco sul Naviglio domenica 8 e lunedì 9 giugno si tornerà alle urne per decidere chi tra Paola Colombo (Pd, Tutti per Cernusco e Avs-Cernusco Possibile) e Claudio Mereghetti (Dimensione Cernusco, Cernusco al centro, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega) dovrà diventare sindaco.
Il primo turno
Alla prima tornata del 25e 26 maggio Colombo era in testa con il 37,25% delle preferenze, mentre Mereghetti inseguiva con il 36,14. Solo 184 voti di scarto che le separa e che fa pensare a un ballottaggio da brivido.
Alle loro spalle erano arrivati Danilo Radaelli (Vivere Cernusco e Adesso) con il 22,4%, e Valentina Tedesco (Sinistra per Cernusco, la Città in Comune e Movimento 5 Stelle) con il 4,25%.
Mentre quest'ultima aveva subito annunciato sin da subito che non avrebbe fatto apparentamenti, Radaelli ci ha provato.
Niente da fare tra Pd e Vivere
Radaelli si è fatto avanti con la propria proposta a Colombo:
Avremmo voluto mettere a disposizione questo consenso per costruire un nuovo e forte percorso politico amministrativo: nuovo per il grande rinnovamento, forte perché rappresentativo di quasi il 60% degli elettori.
Abbiamo quindi contattato la candidata sindaca Paola Colombo per proporre l'apparentamento al ballottaggio, ma la proposta non è stata accettata.
Invitiamo comunque i nostri elettori alla partecipazione, votando in modo libero e consapevole.
Colombo ha confermato il contatto, ma l'intesa non è arrivata. E ha lasciato la porta aperta per il futuro. Così in un comunicato:
Subito dopo il primo turno ho avviato un dialogo con i candidati che non hanno raggiunto il ballottaggio.
Valentina Tedesco e i suoi sostenitori rappresentano una risorsa preziosa per la nostra città: un patrimonio fatto di impegno nel volontariato e per la solidarietà, attenzione ai temi sociali e ambientali.
Il risultato ottenuto da Danilo Radaelli è davvero significativo, espressione della sua passione, del suo impegno di anni e di tante proposte interessanti per Cernusco. È il segno di un coinvolgimento concreto di chi desidera una città sempre migliore.
Danilo ha manifestato la volontà di unirsi alla nostra coalizione e naturalmente sarebbe stato il benvenuto insieme ai tanti cernuschesi che l’hanno sostenuto anche vista la vicinanza dei temi proposti.
Purtroppo però non siamo riusciti a raggiungere un accordo che soddisfacesse entrambi e di questo sono dispiaciuta. Ma ci sarà tempo.
Probabilmente una decisione così rilevante necessita di un percorso per tappe. La prima è quella di mantenere un dialogo aperto, fondato sui contenuti dei rispettivi programmi e sulla volontà di migliorare.
Credo sia una scelta trasparente ed equilibrata, che affida a entrambi una grande responsabilità, ma anche una straordinaria opportunità. La volontà espressa da entrambe le parti, di collaborare, è il punto di partenza per costruire qualcosa di solido: non in tre giorni, ma con i tempi giusti, nell’interesse di Cernusco.
L'attacco del centrodestra
Nella frattura ha provato a infilarsi Claudio Mereghetti, che pure ha provato a trovare un'intesa con Radaelli, senza esito. Mereghetti ha accusato il Pd di "ingordigia":
E' ormai evidente a moltissimi che il Pd cernuschese punti a diventare non guida (come è giusto che sia visti i risultati), ma forza egemone e assoluto padrone della sinistra cernuschese, senza lasciare alcuno spazio di interlocuzione con forze affini o vicine.
La sete di poltrone, la voglia un po' giovanile e bullesca di prendersi tutto il mazzo e di sopprimere politicamente forze diverse ma di area, ha evidentemente preso il sopravvento tra gli attuali rappresentanti del Pd .
A questo punto è chiaro che Vivere e Adesso, sia pur con il brillante risultato maturato, rischiano moltissimo perché l'eventuale vittoria di Paola Colombo-Pd significherebbe un costante e continuo attacco alle loro posizioni prima ancora che alle politiche che io, sul fronte opposto, rappresento.
L'obiettivo del Pd è assolutamente molto chiaro e lampante: liquidare le forze dissenzienti a sinistra per diventare dominus assoluto.
Di qui un attacco al centrosinistra e alla sua guida della città degli ultimi anni e ha promesso a Vivere e Adesso un'attenzione particolare in caso di elezione a sindaco.