Nel giorno – mercoledì 10 dicembre 2025 – della conferenza internazionale dell’Alleanza Globale contro il traffico di migranti, svoltasi a Bruxelles con numerosi leader europei collegati da remoto, Giorgia Meloni ha rivendicato i risultati ottenuti dall’Italia nel dibattito europeo sulla gestione dei flussi migratori. La premier, intervenuta in videocollegamento, ha sottolineato come la posizione italiana sul contrasto all’immigrazione irregolare e sugli hub in Paesi terzi stia guadagnando consenso tra i partner europei.
Meloni: “Italia ha ruolo importante in materia di migrazione”
Secondo Meloni, l’Italia sta assumendo “un ruolo molto importante e proattivo in materia di migrazione e sicurezza in seno al Consiglio d’Europa“. A conferma dell’evoluzione del clima politico, la conferenza dei ministri della Giustizia di 27 Paesi del Consiglio d’Europa ha approvato una dichiarazione presentata da Italia e Danimarca per aggiornare l’applicazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo al contesto moderno della migrazione irregolare. Un risultato che la premier definisce “molto significativo“, perché consente di “garantire che la sicurezza dei nostri cittadini sia adeguatamente tutelata e non subordinata a interpretazioni che potrebbero premiare individui responsabili di gravi violazioni“.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha annunciato un rafforzamento delle misure per contrastare il traffico di migranti: aumento dei fondi a Europol, tracciamento dei flussi finanziari e soprattutto il potenziamento di Frontex, la cui forza di controllo delle frontiere dovrebbe triplicare fino a 30 mila agenti.
Meloni: “Gestire i flussi è possibile. L’Italia ha aperto la strada”
Nel suo intervento, Meloni ha ribadito che “gestire i flussi migratori è possibile” e che “esiste un’alternativa concreta alla migrazione irregolare e alla tratta di esseri umani“. Una strategia che, ha spiegato, “mette la legalità al primo posto” e punta a colpire alla radice il potere delle organizzazioni criminali.
La premier ha rivendicato il ruolo dell’Italia nel promuovere soluzioni innovative, citando in particolare il protocollo siglato con l’Albania per processare richieste di asilo e procedure di rimpatrio al di fuori dell’Ue, ma sotto giurisdizione europea. “Questo modello ha aperto la strada a livello europeo“, ha detto, rimarcando come esso abbia contribuito all’accordo tra i ministri degli Interni dell’Ue sul concetto di Paese terzo sicuro, sulla lista europea dei Paesi di origine sicuri e sul nuovo regolamento rimpatri che introduce la possibilità di creare hub per i ritorni in Paesi extra-Ue.

Meloni ha elogiato anche il progresso dei progetti europei in Africa e il ruolo del Piano Mattei, ormai integrato nelle strategie internazionali grazie alla sinergia con il Global Gateway dell’Ue. “Una cooperazione che vale già oltre 1,2 miliardi di euro“, ha ricordato.
La premier ha poi evidenziato che i risultati recenti “ci dicono che siamo sulla strada giusta“: drastico calo degli arrivi irregolari verso l’Europa, diminuzione dei decessi nel Mediterraneo, e crescita dei progetti di migrazione legale e formazione.
Uno dei settori in cui l’Italia chiede uno sforzo ulteriore è la cooperazione investigativa e giudiziaria. Meloni sostiene un potenziamento degli strumenti per colpire i profitti dei trafficanti e appoggia il nuovo regime sanzionatorio proposto dalla Commissione europea.
L’orgoglio Nazionale: la cucina italiana diventa Patrimonio dell’Umanità
Nella giornata di ieri, tramite un videomessaggio, Meloni ha voluto anche condividere la notizia che l’Unesco ha ufficialmente riconosciuto la Cucina italiana come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, un primato mondiale.
“Per noi italiani la cucina non è solo cibo o ricette: è cultura, tradizione, lavoro, ricchezza“, ha affermato la premier, ricordando come essa nasca da filiere agricole di qualità e sostenibilità, per poi trasformarsi “in capolavoro” grazie ai cuochi e ai ristoratori.
Il riconoscimento, ha spiegato, rappresenta anche uno strumento per valorizzare i prodotti italiani e proteggerli da imitazioni e concorrenza sleale. L’Italia oggi esporta 70 miliardi di euro di agroalimentare ed è la prima economia europea per valore aggiunto agricolo. “Questo risultato darà al Sistema Italia un impulso decisivo per raggiungere nuovi traguardi“, ha affermato Meloni, ringraziando i ministri Lollobrigida e Giuli per il lavoro svolto.
Meloni ha concluso ricordando che questa vittoria “non è solo del governo, ma del popolo italiano e dei connazionali nel mondo“.
“Quando l’Italia crede in sé stessa e nella propria identità – ha concluso – può stupire il mondo. Viva la cucina italiana! Viva l’Italia!”.