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Guerra Ucraina, Mattarella non molla: “Inacettabile cambiare i confini con la forza”

"Opachi centri di potere danno un'immagine distorta dell'Europa"

Guerra Ucraina, Mattarella non molla: “Inacettabile cambiare i confini con la forza”

Il mondo contemporaneo è attraversato da una complessità senza precedenti, segnata da crisi multiple che si sovrappongono e si rafforzano reciprocamente. È questo il quadro delineato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento di apertura alla XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo, in corso alla Farnesina.

Un’analisi lucida e articolata che chiama in causa la responsabilità dell’uomo, la tenuta delle democrazie e il ruolo centrale dell’Europa e del multilateralismo in uno scenario geopolitico sempre più instabile.

La “policrisi”: quando le emergenze si alimentano a vicenda

Nel suo discorso, Mattarella ha richiamato il concetto di “policrisi”, termine ormai utilizzato per descrivere l’intreccio di fattori politici, economici, climatici e sanitari che caratterizzano la fase attuale.

“Fattori politici, frutto di scelte consapevoli dell’uomo, e circostanze apparentemente esogene – come le emergenze climatiche o sanitarie – sono spesso effetti collaterali delle stesse attività umane”, ha sottolineato il Capo dello Stato.

Una visione che invita a superare letture semplificate della realtà internazionale e a riconoscere la natura sistemica delle crisi globali.

Ucraina: la violazione di un principio fondante dell’Europa

Tra i dossier centrali affrontati dal Presidente, il conflitto in Ucraina resta una ferita aperta nel cuore dell’Europa.

“Permane l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, con vittime e immani distruzioni”, ha affermato Mattarella, ricordando come il tentativo di ridefinire con la forza confini ed equilibri europei rappresenti “una violazione di un principio già giudicato irresponsabile e inammissibile oltre cinquant’anni fa, alla Conferenza di Helsinki sulla Cooperazione e la Sicurezza in Europa”.

La difesa dell’ordine internazionale basato sul diritto resta dunque un pilastro irrinunciabile della politica estera italiana ed europea.

Gaza e Medio Oriente: una tragedia che minaccia nuove escalation

Il Presidente ha rivolto un appello anche sul conflitto in Medio Oriente, soffermandosi sulla situazione a Gaza:

“La tragedia di Gaza, con il suo carico di sofferenza civile e il persistente alto rischio di escalation, continua a esporre il Medio Oriente a nuove lacerazioni”.

Secondo Mattarella, il cessate il fuoco, seppur fragile, necessita del sostegno fermo dell’intera comunità internazionale per evitare un ulteriore deterioramento della stabilità regionale.

Disinformazione e attacchi all’Unione Europea

Uno dei passaggi più netti del discorso presidenziale ha riguardato le pericolose attività di disinformazione che mirano a indebolire le democrazie occidentali.

Mattarella ha denunciato il tentativo di accreditare una presunta vulnerabilità delle opinioni pubbliche e l’emergere di opachi centri di potere, sottolineando come l’Unione Europea venga spesso descritta in modo distorto:

“Si assiste a una disordinata e ingiustificata aggressione nei confronti dell’Unione Europea, presentata falsamente come un’organizzazione oppressiva o nemica della libertà”.

Un’operazione che, secondo il Capo dello Stato, mira a separare i destini delle democrazie, allontanandole dai propri valori fondanti.

“Non è possibile distrarsi e non sono consentiti errori”, ha ammonito.

Multilateralismo e Unione Europea: la “massa critica” per contare

Di fronte a un ordine geopolitico che mostra crepe sempre più profonde e al riemergere di conflitti che si pensavano consegnati alla storia, Mattarella ha indicato una strada chiara:

“È possibile essere protagonisti puntando sul multilateralismo e sugli organismi sovranazionali, come l’Unione Europea, che consentono di raggiungere la massa critica necessaria a evitare ambizioni velleitarie”.

Una visione che rafforza il ruolo dell’Europa come attore globale credibile e necessario.

Tajani: “L’unità euro-atlantica è decisiva per la pace”

Ad aprire i lavori della Conferenza è stato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha ribadito il ruolo centrale dell’Italia nello scenario globale.

“L’iniziativa di pace americana è un’opportunità che non dobbiamo farci sfuggire. Dobbiamo riportare la pace in Europa”.

Tajani ha sottolineato le eccellenti relazioni con la nuova amministrazione statunitense, ribadendo un principio chiave della politica estera italiana:

“Gli Stati Uniti non possono fare a meno dell’Europa e l’Europa non può fare a meno degli Stati Uniti”.

Italia protagonista: pace, sviluppo e persona al centro

Nel quadro di un contesto internazionale segnato da profonde incognite, il Ministro ha rivendicato un ruolo crescente dell’Italia guidata dal Governo Meloni:

Pace, sviluppo e crescita sono i cardini della nostra azione, mettendo sempre la persona al centro”.

Una linea che rafforza il posizionamento dell’Italia come attore affidabile, credibile e protagonista nel dialogo internazionale.