Piemonte

Le persone anziane: quali figure di garanzia in Piemonte?

Un convegno, organizzato da Soroptimist e Consulta femminile, fa luce su un tema di grande rilevanza sociale

Le persone anziane: quali figure di garanzia in Piemonte?

Consiglio regionale del Piemonte: un invito “all’azione” affinché il Piemonte istituisca al più presto la figura del Garante regionale delle persone anziane, per dare risposte concrete alle esigenze di un numero crescente di anziani, spesso in condizioni di fragilità e di abbandono sociale.

Questa è l’indicazione emersa dal convegno “Le persone anziane: quali figure di garanzia in Piemonte?”, organizzato il 14 novembre a Palazzo Lascaris dal Soroptimist International d’Italia Club di Torino, in collaborazione con la Consulta femminile regionale.

“In merito al tema degli anziani c’è una questione di welfare importante, di cui la politica deve farsi carico guardando alle evidenze dei dati demografici”, ha commentato il consigliere regionale Silvio Magliano. “Gli anziani, i nonni, sono spesso di supporto nella gestione famigliare e la scienza medica ne ha allungato l’aspettativa di vita, una vita che non può però prescindere dal rispetto della dignità e da un’adeguata assistenza. L’assenza di caregiver familiari a causa della denatalità sarà sempre più un problema in futuro e poi c’è la questione della socialità dell’anziano, per la quale è fondamentale il supporto del terzo settore. Mi auguro che, qualora istituito, il Garante regionale degli anziani abbia il necessario potere di agire, di collaborare con il Difensore civico e la possibilità di interloquire con istituzioni e terzo settore per essere all’altezza delle sfide sociali e sociosanitarie da fronteggiare”.

Pur non potendo partecipare al convegno il presidente Davide Nicco e la consigliera segretaria Valentina Cera, delegata alla Consulta femminile regionale, hanno voluto trasmettere la loro riflessione.

“L’età media del nostro Paese cresce costantemente: la popolazione è sempre più anziana, e questo rende il tema della considerazione, della valorizzazione e della tutela di questa fascia di persone sempre più determinante nelle scelte politico-amministrative”, ha affermato Nicco. “Non si tratta solo di garantire assistenza, ma di assicurare a ogni persona la possibilità di vivere con dignità, autonomia e partecipazione, restando parte attiva della nostra società. Le persone anziane sono una risorsa di esperienza, memoria e umanità: un patrimonio che dobbiamo custodire e valorizzare, anche attraverso strumenti di rappresentanza e garanzia. La proposta di istituire un Garante per le persone anziane è una scelta da valutare che potrebbe contribuire, con la condivisione di tutti, a costruire un Piemonte più attento e vicino ai loro bisogni”.

“L’invecchiamento della popolazione, anche in Piemonte, è un fenomeno al quale anche la politica deve dare risposte concrete”, ha dichiarato Cera. “Le esigenze e i bisogni legati alla cura e all’invecchiamento attivo delle persone anziane richiedono la massima attenzione da parte delle istituzioni, a partire dal Consiglio regionale del Piemonte. È necessario individuare gli strumenti più adeguati per garantire questa attenzione e per rispondere in modo sempre più efficace alle necessità delle cittadine e dei cittadini piemontesi. Questo convegno rappresenta quindi un’occasione di riflessione e confronto su quali possano essere questi strumenti”.

“In Italia nel 2025 si contano ben 23.548 centenari e ultracentenari, si tratta del Paese più longevo al mondo dopo il Giappone e la tendenza all’allungamento della vita è in costante crescita. Se questa, da una parte, è una buona notizia, dall’altra fa emergere nuove fragilità, non solo fisiche ma anche psicologiche e sociali, che richiedono un’adeguata assistenza e tutela”, è intervenuta Fulvia Pedani, presidente della Consulta femminile regionale. “Per fronteggiare questa reale necessità già dal 2021 la Consulta femminile regionale aveva istituito un gruppo di studio, coordinato dal Soroptimist, che ha formulato la proposta dell’istituzione per legge del Garante regionale delle persone anziane, quale figura adeguatamente riconosciuta e normata. Ci auguriamo quindi che la politica accolga presto la nostra proposta e che il Piemonte sia così apripista nel riconoscimento dei diritti e nella tutela degli anziani”.

Il convegno, introdotto poi dai saluti di Ivana Celona, presidente Soroptimist International Club di Torino e moderato da Maria Agnese Vercellotti, past president della Consulta femminile regionale, ha ospitato la relazione di Alessandra Fissore, avvocata e socia Soroptmist Club di Torino, che ha tracciato un quadro della normativa italiana e regionale inerente i diritti e la tutela degli anziani, sottolineando la necessità di istituire il Garante regionale quale figura di vigilanza e tutela.

Sono poi intervenute M.Pia Schieroni, primario emerito dell’Aou Città della Salute di Torino e già primario della Scdo recupero e rieducazione funzionale delle Molinette sui bisogni sanitari delle persone anziane e la sociologa Eugenia Mercuri, del dipartimento Studi umanistici dell’Upo, sulle esigenze sociali degli anziani.

Paolo Tanganelli, Garante dei diritti degli anziani del Comune di Genova, ha portato la sua esperienza mentre a chiudere i lavori è stata Morena Savian, responsabile Pastorale famiglia e anziani della Diocesi di Torino con un intervento sul prendersi cura dell’anziano quale dovere etico e sociale.