“Mi è impossibile proseguire la mia carica in maniera serena, costruttiva e finalizzata al bene dei miei concittadini”. Con queste parole Dario Candiani ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di sindaco di Magnago.
Il sindaco di Magnago Dario Candiani si è dimesso
Esponente di Insieme per Magnago e Bienate, che raggruppa la lista civica SiAmo Magnago Bienate e i tre principali partiti di centrodestra (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia), 72 anni, medico, Candiani era stato eletto primo cittadino nel giugno 2022. Il suo passo indietro arriva quindi con un anno e mezzo di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. Nella lettera indirizzata al Consiglio comunale e al prefetto di Milano e protocollata oggi, martedì 30 dicembre, il sindaco si dice pienamente consapevole “degli effetti giuridici derivanti dall’efficacia delle dimissioni trascorsi venti giorni dalla loro presentazione, salvo eventuale revoca nel termine di legge”.
Prima il no al secondo mandato, ora il passo indietro
Tre mesi fa Candiani aveva annunciato a sorpresa che non si sarebbe ricandidato per un eventuale secondo mandato. Una decisione presa e resa pubblica con largo anticipo, che il primo cittadino aveva motivato con ragioni personali (così aveva detto in Consiglio comunale: “Credo che sia un impegno molto oneroso in termini di tempo, di impegni e di altro. Vista la mia età, posso dire pubblicamente che non ho intenzioni di ricandidarmi”), ma che aveva acceso i riflettori su tensioni interne alla Giunta e alla maggioranza.
Ora arriverà il commissario e si andrà a nuove elezioni
Salvo ripensamenti (entro i venti giorni previsti dalla legge), i prossimi passaggi prevedono lo scioglimento del parlamentino cittadino e la nomina di un commissario prefettizio che amministrerà il paese fino alle prossime elezioni amministrative. Alla prima data utile (probabilmente già nel 2026), i magnaghesi saranno infatti chiamati a scegliere un nuovo primo cittadino.