Roma (RM)

Il Campidoglio tratta l'acquisto di 2000 case popolari

Il comune ha risposto a due bandi da enti previdenziali e grandi proprietari

Il Campidoglio tratta l'acquisto di 2000 case popolari
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Sono stati presentati i risultati dei due bandi realizzati dal Dipartimento Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale per acquistare nuove case popolari. Le offerte relative al bando Erp 2023 sono state in tutto 1300 unità abitative, di cui 800 libere o in costruzione, parzialmente acquistabili, 400 in fitto passivo e 100 alloggi presenti nel piano sgomberi della Prefettura di Roma. Il bando Erp del 2025, invece, ha prodotto i seguenti risultati: 1342 case, di cui 1061 libere e 281 in fitto passivo. Di queste, 1040 sono state offerte da Enasarco. Vanno inoltre aggiunte le 450 case dell'Inps e quelle in via di realizzazione a Porto Fluviale e a Cardinal Capranica. Il totale degli alloggi è di oltre 2000. L'offerta degli immobili è distribuita dal II al XV Municipio, soprattutto nel IV, almeno 500 immobili, e a seguire nei Municipi III, VII, X.

 

"La graduatoria per un alloggio di edilizia residenziale pubblica ha raggiunto quasi venti mila nuclei nella nostra città - ha dichiarato Andrea Tobia Zevi, assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative - da tre anni a questa parte tale elenco ha continuato a crescere, con circa 5000 nuclei che si possono definire in emergenza abitativa grave. A queste famiglie si aggiungono ovviamente i senza fissa dimora e gli sfrattati che pure ammontano a diverse migliaia nella Capitale d'Italia. Di fronte a questa situazione drammatica abbiamo approvato due anni fa il Piano Strategico per il Diritto all'Abitare, pensato per le fasce più deboli della popolazione. Un mosaico di azioni che stanno procedendo bene tra cui l'acquisto di nuove case è un tassello fondamentale. Oggi sappiamo che gli obiettivi che ci eravamo dati, 1500 o 2000 case popolari in più, purtroppo ancora più attuali, sono raggiungibili: occorre molto lavoro per snellire e accelerare le procedure e trovare le risorse aggiuntive. Ma la nostra volontà è molto forte, perché una città come Roma non può arrendersi alla povertà abitativa e deve anzi vincere la sfida del diritto all'abitare".

 

"Con questa operazione compiamo un passo concreto per dare risposta all'emergenza abitativa che riguarda le fasce più fragili della nostra graduatoria. Sono soluzioni reali: alloggi pronti, in buono stato di manutenzione. Inoltre, questi appartamenti si trovano in condomini misti, perché crediamo fortemente nel valore della mixité, ovvero nella convivenza tra persone con storie, condizioni sociali e percorsi di vita diversi. Un principio fondamentale per costruire comunità più coese, solidali e inclusive" ha sottolineato Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e politiche abitative.