Ieri, 24 ottobre 2025, a sostenere la candidatura di Alberto Stefani alla presidenza regionale del Veneto, a Padova è giunto il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
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Somiglianze dall’alto in basso
Il Ministro sembra rivedersi nella figura sempre più solida che Alberto Stefani sta costruendo di sé, ed è convinto che, con lui, il centro destra lascerà il Veneto in buone mani.
A favore di microfoni, Giorgetti, ha tessuto il suo elogio per il giovane leghista per come ne ha seguito l’ascesa sin dai suoi primi passi e per lo stile improntato al lavoro più che alle chiacchiere, all’approfondimento delle problematiche quotidiane ed alle sue capacità comunicative.
La coalizione
Qualcuno avrebbe voluto sapere qualcosa anche sui rapporti nel centro destra, appunto, come il braccio di ferro con Fratelli d’Italia, dopo il quale si è arrivati alla candidatura del leghista; o nella stessa Lega che aveva certamente la necessità di affidarsi ad un nuovo candidato, ma che con Zaia, almeno inizialmente, avrebbe potuto usare maggior riguardo.
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Alberto Stefani ha chiarito, a chi ne sentiva il bisogno, che la coalizione di centrodestra, a partire dalla Lega della quale i veneti che sanno apprezzare il lavoro sul territorio, farà un buon risultato.
Da notare che anche la Liga Veneta si è accordata con la coalizione sul programma avendo ricevuto assicurazioni sul tema dell’autonomia e sull’importanza dei temi che più le sono cari quali il sociale.
Echelon alla veneta
Il futuro governatore parte infatti dalla constatazione che proprio la Lega, dallo scorso mese di febbraio si sta preparando all’appuntamento di novembre, avendo allestito sul territorio ben 2.500 punti di ascolto.
Ed un punto di ascolto di massimo livello è proprio quello allestito dallo stesso Ministro Giancarlo Giorgetti che a Padova ha incontrato le associazioni di categoria: bel segnale che proprio il Ministro dell’Economia dà, di attenzione alle necessità del Veneto.
Somiglianze dal basso in alto
In questo metodo di fare è lo stesso Stefani a dichiarare di essere in sintonia rivedendo a sua volta il proprio modo di stare in politica, vicino alle imprese e alla gente.