Consiglio Regionale del Piemonte: “Stiamo procedendo alla elaborazione delle linee di indirizzo regionali in materia di fine vita per le aziende sanitarie alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale”. Così ha risposto l’assessore Federico Riboldi alle due interrogazioni di Valentina Cera (Avs) “Assenza di linee guida regionali sul suicidio assistito” e di Sarah Disabato (M5s) “Suicidio medicalmente assistito: assenza di linee guida regionali e primo caso in Piemonte”.
Il caso Cappato e il vuoto normativo in Piemonte
Le due interrogazioni si riferiscono alla sentenza 242 del 2019 sul caso Cappato della Corte costituzionale e al vuoto normativo e di tutela dei cittadini in mancanza di linee guida per l’applicazione in Piemonte della sentenza.
Secondo Cera “nonostante l’ammissibilità dal 2023 della proposta di legge di iniziativa popolare, per la quale sono state raccolte 11.438 firme, non risultano ancora adottate le linee guida”. In merito alla prima richiesta ricevuta a giugno di suicidio medicalmente assistito, secondo Disabato “l’Asl To4 dovrà fare da sola” e in assenza di risposte “ha istituito per la prima volta una commissione aziendale per valutare entro 45 giorni i requisiti stabiliti dalla sentenza del 2019. Pur senza colmare la mancanza di normativa nazionale, quella regionale stabilirebbe un importante punto di vista tecnico per semplificare e rendere meno confuso il procedimento”
Secondo l’assessore “tale sentenza amplia significativamente i margini dell’autodeterminazione individuale oltre la linea del diritto di rifiutare o interrompere trattamenti sanitari. L’amministrazione è ben consapevole della rilevanza e della delicatezza della materia che vede la perdurante assenza di una normativa nazionale alla quale la giurisprudenza anche costituzionale, non può sostituirsi. Per questo motivo la direzione sanità sta dedicando la massima e solerte attenzione affinché vi sia un testo conforme alle pronunce giurisprudenziali e alle normative vigenti. Non appena il documento sarà finalizzato e ufficialmente approvato, sarà prontamente reso disponibile nel rispetto delle procedure”.
Le altre interrogazioni
Nel corso del question time è stata data anche risposta alle interrogazioni: 615 “La Regione Piemonte ha intenzione di chiudere il Poliambulatorio di Via del Ridotto?” presentata da Alice Ravinale (Avs); 617 “Chiarimenti sull’impatto delle cosiddette ‘liste d’attesa fittizie’ sui dati ufficiali delle prenotazioni sanitarie” di Giulia Marro (Avs); 618 “Ambulatorio in via del Ridotto 9 Torino, quale futuro” di Alberto Unia; 619 “Richiesta urgente di aggiornamento sulla vertenza Decathlon di Venaria Reale dopo la chiusura anticipata e la mancata ricollocazione del personale” di Laura Pompeo (Pd); 620 “Cosa aspettiamo a fare un piano di reclutamento urgente del personale infermieristico?” di Monica Canalis (Pd); 621 “Sistema educativo piemontese: occorrono piena trasparenza delle iniziative di comunicazione e accessibilità delle misure regionali di sostegno economico alle famiglie. È urgente presentare alla Commissione consiliare competente un consuntivo dettagliato” di Giovanna Pentenero (Pd).
Alla 616 “Voucher scuola” di Fabrizio Ricca (Lega) è stata data risposta scritta.