ECR Study Days a Roma, l’eurodeputato bresciano Inselvini interviene su immigrazione e radici cristiane

Al centro dei lavori temi considerati strategici per il gruppo: dalle radici cristiane dell’Europa al “modello Italia” sulle politiche migratorie, passando per agricoltura e sovranità alimentare, sicurezza energetica, leadership industriale, difesa e sicurezza europea

ECR Study Days a Roma, l’eurodeputato bresciano Inselvini interviene su immigrazione e radici cristiane

ECR Study Days a Roma, l’eurodeputato bresciano Inselvini interviene sul tema immigrazione e delle radici cristiane.

A Roma gli ECR Study Days

In programma a Roma dal 9 al 12 dicembre 2025 gli ECR Study Days, all’Anantara Palazzo Naiadi Hotel. Come riportato dal nostro portale nazionale NewsPrima, l’appuntamento riunisce eurodeputati, esponenti istituzionali e rappresentanti del mondo industriale e culturale per fare il punto sulle priorità del gruppo dei Conservatori europei (ECR), di cui fa parte Fratelli d’Italia. 

Al centro dei lavori temi considerati strategici per il gruppo: dalle radici cristiane dell’Europa al “modello Italia” sulle politiche migratorie, passando per agricoltura e sovranità alimentare, sicurezza energetica, leadership industriale, difesa e sicurezza europea.

Alla quattro giorni parteciperanno gli eurodeputati dell’ECR, che riunisce delegazioni provenienti da 18 Stati membri, con la presenza della delegazione italiana di Fratelli d’Italia in qualità di ospitante. Attesi inoltre relatori delle istituzioni europee e nazionali, rappresentanti del mondo religioso, della magistratura, dell’informazione e della società civile.

I lavori sono stati inaugurati dai copresidenti del gruppo, Nicola Procaccini e Patryk Jaki, insieme al capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. Presenti anche i vicepresidenti dell’ECR al Parlamento europeo, Antonella Sberna e Roberta Zīle.

Gli interventi dell’eurodeputato bresciano Paolo Inselvini

In particolare l’eurodeputato bresciano Paolo Inselvini (FdI) è intervenuto sul tema dell’immigrazione:

“Sono tre giorni di studio e approfondimenti da parte dei conservatori europei, nei quali vogliamo innanzitutto ribadire le basi, le radici della nostra Europa, perché la nostra Europa si fonda sulla civiltà sulla storia sull’identità e sulla fede cristiana. Lo abbiamo ribadito con forza ieri e crediamo che da qui si debba ripartire anche per il confronto con le altre forze dal punto di vista geopolitico e con le persone dal punto di vista proprio individuale, nelle quali dobbiamo confrontarci tutti i giorni – ha dichiarato Inselvini – . Oltre a questo, io credo che qui si stia ribadendo la nostra linea di realismo e di pragmatismo rispetto all’industria rispetto all’agricoltura. E proprio su questi temi, vogliamo ribadire che per noi ci deve essere reciprocità dal punto di vista commerciale. vogliamo combattere la concorrenza sleale e vogliamo fare in modo che il Green Deal ideologico che ha condizionato negativamente le nostre imprese e i nostri agricoltori in questi anni, debba essere assolutamente rivisto. Oltre a questo, abbiamo raggiunto un grande risultato dal punto di vista parlamentare e come governo per quanto riguarda la gestione dell’immigrazione. Grazie a Dio e grazie anche alla centrodestra europeo, stiamo cambiando linea su questo aspetto perché finalmente si sta cominciando a ragionare con realismo, finalmente si possono rimandare al proprio paese coloro che sono in Europa, in modo illegale, in modo illegittimo. E quindi, finalmente, si sta approcciando il tema dell’immigrazione come uno Stato sovrano e come un’ Europa sovrana.  Fare questo ci mette anche al riparo da certe interpretazioni dal punto di vista ideologico e arbitrario che alcuni giudici hanno portato avanti in questi anni in Italia”.

 

Inselvini ha poi raccontato dell’incontro avuto con il Papa, occasione per parlare delle radici cristiane dell’Ue.

“É stata un’emozione enorme come giovane politico ma prima di essere un conservatore, io credo di essere cristiano, cattolico e il Papa per me per noi rappresenta una guida da tutti i punti di vista – ha dichiarato –  Sia per quello che sono le linee di vetta che cerchiamo di riportare in politica, sia per quello che sono invece le linee riguardo la vita personale. Perché il cristianesimo e il cattolicesimo, al quale noi ci rifacciamo non sono semplicemente di facciata, non sono semplicemente un contorno o una scorza. ma devono cercare di condizionare anche ciò che siamo nel profondo. Essere di fronte a lui mi ha trasmesso davvero tanto sia nella sua presenza che è già condizionante in positivo nelle nostre vite, sia per le parole che ci ha riportato, perché ha sottolineato con forza come noi dobbiamo cercare di difendere le radici cristiane dell’Europa del mondo e del medio oriente, facendo in modo davvero che i cristiani possono condizionare la vita pubblica in ogni parte del mondo con i propri principi e i propri valori, ci ha ricordato quanto sia essenziale cercare di difendere i più deboli, i più fragili. Cercare di garantire una maggiore equità sociale che noi stiamo cercando di di garantire una collaborazione. Fra industrie imprenditori e i lavoratori e ci ha ricordato un altro punto fondamentale, quello della difesa,  dal concepimento fino alla morte naturale. E credo questo messaggio debba arrivare forte e chiaro alle nostre orecchie, perché tutti gli aspetti di cui ha trattato sono aspetti fondamentali che dobbiamo riportare nelle nostre vite e anche nella nostra attività pubblica, perché lo ripeto, la nostra Europa è prima di tutto unita. Dal nostro essere cristiani e questo dev’essere riportato anche in politica”.