La segreteria della Lega di Merate punta il dito contro l’Amministrazione comunale guidata da Mattia Salvioni. Chiedendole “coraggio e lungimiranza” nell’ambito del commercio del centro città, che continua a registrare chiusure di negozi a fronte dell’apertura di uffici e agenzie.
Commercio a Merate, le critiche della Lega
Questo il comunicato integrale della sezione cittadina del Carroccio.
La Lega di Merate chiede un’azione immediata per salvare il cuore della Città ed esprime profonda preoccupazione per la dilagante crisi che sta affliggendo il commercio locale. Il continuo abbassarsi delle saracinesche e, quel che è peggio, la totale mancanza di interesse per riaprire nuove attività, stanno trasformando il nostro centro cittadino in un deserto, con gravi ripercussioni non solo economiche, ma anche sociali.
I numeri sono chiari: sebbene si registrino alcune nuove aperture, tutte purtroppo di servizio (come agenzie immobiliari o interinali), il centro storico è in costante sofferenza e con un preoccupante aumento di locali sfitti. Questa situazione non è più tollerabile. Senza negozi è una città che muore, che perde la sua vitalità, i suoi luoghi di incontro e, di conseguenza, la sua stessa identità comunitaria.
La domanda all’Amministrazione comunale viene spontanea: qual è la strategia messa in atto?
Riteniamo che di fronte a questa emergenza, cittadini e commercianti meritino risposte chiare ed azioni concrete da parte dell’Amministrazione Comunale.
Ci chiediamo: cosa intende fare concretamente questa Amministrazione per invertire la rotta?
Le iniziative finora messe in campo, pur apprezzabili, come l’adesione al patto per il commercio, non sembrano sufficienti a fronteggiare una crisi che si aggrava giorno dopo giorno, complice la concorrenza dell’e-commerce e delle grandi strutture di vendita.
Non possiamo permettere che il cuore pulsante di Merate si spopoli. Le saracinesche abbassate sono un vero e proprio problema sociale: meno negozi di vicinato significa meno sicurezza, meno presidio del territorio e un progressivo isolamento per gli abitanti, in particolare per gli anziani.
Proviamo a guardare a chi ce l’ha fatta e prendiamo esempio da Comuni come Concorezzo, dove l’azione sinergica e le strategie mirate hanno portato a nuove aperture ed a un rinnovato interesse per gli investimenti nel commercio di vicinato.
La dimostrazione che, con la volontà politica e una programmazione efficace, è possibile stimolare l’imprenditoria locale e rendere attrattivo il tessuto urbano.
La Lega chiede che l’Amministrazione si impegni immediatamente su questi punti:
-prevedere incentivi economici reali, come ad es. l’azzeramento o la forte riduzione dei tributi locali (IMU, TARI,) per i primi anni di attività, per chi decide di aprire un negozio nel centro storico.
-rilancio urbano e logistico: rivedere la logistica cittadina, rendendo il centro più accessibile ed attrattivo, con una gestione più efficace dei parcheggi (magari con periodi di sosta gratuita più lunghi) e un piano di decoro urbano che favorisca la passeggiata e la permanenza.
-intensificare il dialogo con Confcommercio e le associazioni di categoria, non solo per eventi sporadici, ma per un Distretto del Commercio veramente operativo, in grado di offrire formazione, supporto digitale e strumenti innovativi per la crescita.
Oltre a ciò, chiediamo di approfondire Il patto per il commercio: nel concreto, cosa significa?
È ora di agire con coraggio e lungimiranza.
Salvaguardare il commercio locale significa investire nel futuro e nel cuore della città.
L’Amministrazione abbandoni l’immobilismo e agisca subito per il bene della nostra comunità.